La penna degli Altri 02/02/2010 10:20

Come segna e recupera la Roma

Guadagnati ben 8 punti e 5 posizioni



Se alla Roma di Ranieri voleste dare un titolo cinematografico, potreste adattare senza difficoltà il cult d’azione con Bruce Willis, “Die hard, Duri a morire”. Già, perché da quando in panchina c’è Claudio Ranieri, la squadra non molla più nulla, fino all’ultimo minuto, recuperando parecchi risultati in zona Cesarini. Pardon, in zona Ranieri. Immaginate solo se Siena-Roma fosse finita 1-1 e non 1-2. Oppure che la gara di Palermo si fosse conclusa 3-2 e non 3-3, o se a Catania il risultato fosse stato 1-0 e non 1-1. Fino ad arrivare ai casi più recenti  di - Roma e Roma-Siena, dove la Roma è riuscita a portare a casa i tre punti nei minuti di recupero, o quasi.

Immaginate tutto questo e a quanti punti in meno ci sarebbero stati in classifica se la grinta e la determinazione non avessero fatto il resto. Sarebbero ben 8 in punti in meno e oggi la squadra sarebbe a  quota 33 come la Sampdoria di Delneri, al settimo posto. Immaginate, la zona sarebbe stata quasi un miraggio e i sogni (proibiti?) di scudetto non sarebbero mai stati tirati in ballo. Solo una volta la zona Ranieri è stata fatale al tecnico di Testaccio: a Cagliari, quando al novantesimo la Roma era in vantaggio sul 2-0, sul punto di espugnare il Sant’Elia dopo tanti anni e nessuno immaginava un ribaltone clamoroso. Poi, Lopez prima (in collaborazione con l’arbitro Rocchi), Conti jr subito dopo, hanno rovinato la festa, fissando il 2-2 finale. Anche in Europa League, in casa del Fulham, nella nuova casa di Okaka, un risultato è stato ripreso

per i capelli, grazie ad Andreolli che, al novantatreesimo, si è inventato un al volo, alla Falcao. Bei momenti, grandi gol, tutti fotogrammi della Roma di Ranieri, dura a morire.

2) I gol rovesciando il risultato

Sono undici le rimonte di Re Claudio

Se la Roma di Spalletti ha stabilito il record delle undici vittorie consecutive, la Roma di Ranieri ha stabilito quelle delle undici rimonte. Non consecutive, ma pur sempre efficaci e importanti, considerando che con la precedente gestione la capacità di riprendere i risultati era un tallone d’Achille di una squadra bella, spettacolare, che ha insegnato calcio in giro per l’Europa per un paio d’anni. E se il primato del tecnico di  Certaldo non è migliorabile, almeno che questo non avvenga a San Pietroburgo con lo Zenit e, comunque, non riguarderebbe la Roma, quello del tecnico di Testaccio può essere ritoccato ancora di più in positivo da  qui al termine della stagione.

Lo scorso anno, in cinquanta partite (tra campionato, e Coppa Italia, Supercoppa italiana esclusa) le rimonte sono riuscite soltanto in sei occasioni (Roma- Cagliari, Roma-Milan, Roma-Udinese, Sampdoria-Roma, Cagliari- Roma, Bordeaux-Roma). Circa la metà, se il dato  viene raffrontato con quello di quest’anno. Undici, infatti, come precedentemente detto le partite riprese dalla formazione giallorossa, in trenta gare disputate complessive, tra serie A e coppe: Siena-Roma 1-2, Palermo-Roma 3-3, Catania-Roma 1-1, 2-1, Roma- 2-1, Atalanta-Roma 1-2, -Roma 1-2, Fulham-Roma 1-1, Roma-Fulham 2-1, Roma-Basilea 2-1, Roma- Triestina 3-1. Soltanto nelle quattro sconfitte con Basilea (andata primo turno Europa League), Milan, Livorno e Udinese non è riuscita l’impresa. Non consideriamo le sconfitte con e , ottenute con Spalletti. Curiosità: il risultato più frequente – in caso di vittoria – è il 2-1: otto volte, compresa l’ultima Roma-Siena. La prima partita di Ranieri con la Roma, invece, è stata Siena- Roma 1-2, vinta in rimonta. Un destino.

3) I gol reparto per reparto

Diciannove i giocatori goleador

Se c’è una cosa che la Roma sa fare nel migliore dei modi è segnare. Se c’è una cosa che sa fare ancora meglio è mandare in gol tanti giocatori. Ad oggi, infatti, sono diciannove i calciatori della rosa giallorossa, su ventitrè, che hanno avuto la gioia di gonfiare la rete della porta avversaria, comprendendo le partite di campionato, Europa League e Coppa Italia. Tonetto, Juan, Cicinho e Faty sono gli unici a non aver ancora timbrato il cartellino. Capiterà, soprattutto per Juan che, con la ritrovata forma fisica, avrà sicuramente le sue soddisfazioni in area avversaria.

DIFENSORI Sono cinque i difensori a disposizione di Ranieri che, anche solo per una volta, sono entrati nel tabellino delle marcature: Cassetti (il gol al derby, uno dei più importanti nella storia del calcio), Burdisso, Riise, Mexes e Andreolli.

CENTROCAMPISTI Cinque anche i centrocampisti romanisti andati in gol in questa stagione: Brighi, Perrotta, , Taddei e Pizarro. , il più prolifico tra i compagni di reparto, è già arrivato a quota otto. Record personale per Daniele, che da quando c’è il tecnico di Testaccio ha avanzato di qualche metro il suo raggio d’azione, lasciando a Pizarro il ruolo di mediano davanti alla difesa.

ATTACCANTI Nove, infine, gli attaccanti che hanno avuto la soddisfazione di segnare finora. Da , il migliore in assoluto con 21 centri, non certo una novità dalle nostre parti, al giovane Scardina, andato in gol in Europa League col Cska Sofia. E gli altri? Menez, Okaka, Cerci, Toni, Baptista, Vucinic, e Guberti, quest’ultimo ceduto in prestito alla Sampdoria.