La penna degli Altri 11/02/2010 09:16

Cicinho Roma è già ricordo: "Sono felice, sono a casa"

Qualcuno, tra i giornalisti, gli ha chiesto anche se se la sentiva di scendere in campo nella gara di Libertadores (è stato iscritto nella lista e può giocare) contro i messicani del Monterrey al Morumbi (lo stadio di San Paolo) che si è giocata in nottata, ma Cicinho è sembrato poco possibilista. «Sono stanco del volo di 12 ore, voglio parlare con Ricardo Gomes. Devo ancora vedere l’allenatore ma penso di non giocare, non so». Nel pomeriggio, Cicinho ha sostenuto il suo primo allenamento con la maglia del San Paolo: palestra e poi un po’ di corsa. Il brasiliano ha comunque vissuto questo trasferimento, temporaneo ma la speranza di tutti (Roma compresa) è che diventi definitivo, come una vera e propria liberazione.

Le polemiche degli ultimi mesi non hanno fatto altro che portare fino al punto di rottura un rapporto che non è mai decollato. Dall’agosto del 2007, quando Pradè mentre la Roma vinceva la Supercoppa al Meazza volava in Brasile a prenderlo, fino a ieri la storia giallorossa di Cicero è stata costellata più di bassi che di alti. Colpa di tanti infortuni e del fatto che sia Spalletti sia Ranieri (e non può essere un caso se due allenatori così diversi tra di loro siano giunti alle stesse conclusioni) non lo hanno mai ritenuto un calciatore in grado di fare la differenza. Come ci si aspettava al momento del suo acquisto, e come il suo ingaggio (uno dei più alti della rosa), imponeva. Cicinho torna a casa, quindi, almeno per tre mesi e se il San Paolo andrà avanti nella Libertadores anche di più. «Sono molto felice di tornare al Sao Paulo. Quando i mio manager (Ricardo Sarti, che meno di una settimana fa aveva detto che il San Paolo era un discorso chiuso, dimenticato per sempre) mi ha detto che ero stato ceduto, ero troppo felice. Il San Paolo è la mia casa, tornare al San Paolo è tornare a casa». Ora ci è tornato. Se per sempre o solo temporaneamente lo decideranno, al termine del prestito le due società. Ma una cosa è certa, se dipendesse solo da lui non ci sarebbe dubbio: con tanti saluti a Trigoria.