La penna degli Altri 17/02/2010 08:26
Ci mancava solo la febbre
Di sicuro salterà la sfida interna di domenica con il Catania per squalifica, facendo salire a dieci i forfait stagionali in campionato. A voler vedere il bicchiere mezzo pieno, i dieci giorni di stop forzato gli eviteranno nuove sollecitazioni al ginocchio malandato. Al tempo stesso l'influenza lo sta debilitando e quando sarà guarito lo costringerà a nuovi allenamenti differenziati per ritrovare la condizione. La febbre è solo l'ultimo dei contrattempi in un inverno molto sfortunato per Totti. Martedì è tornato a Villa Stuart dal professor Mariani per un'ulteriore visita di controllo. L'ortopedico mercoledì scorso gli aveva prescritto una iniezione di acido ialuronico per fargli recuperare la regolare articolarità del ginocchio destro. È come se l'arto fosse stato lubrificato. Nulla di allarmante, per carità: si tratta di una terapia piuttosto diffusa nella medicina sportiva alla quale in passato si sono sottoposti anche dei giocatori della Roma. E le prime risposte sono state positive per il capitano. Poi c'è l'infiammazione al tendine da guarire ma quella preoccupa di meno.
Mariani ha invitato Totti a proseguire con il protocollo studiato negli ultimi giorni e non ha mai neanche accennato all'ipotesi di un nuovo intervento chirurgico. Insomma, non c'è allarme, ma il capitano romanista non riesce comunque ad allenarsi con continuità da un paio di mesi. Una situazione molto delicata da gestire, non solo per i medici. Ranieri lo ha «frenato» in alcune occasioni e ha deciso di sostituirlo due volte nell'intervallo: a Firenze e domenica scorsa con il Palermo. Adesso la speranza di tutti a Trigoria è ritrovare il capitano nella seconda sfida al Panathinaikos o, al più tardi, a Napoli il 28 febbraio. Magari in coppia con Toni. Vietato, però, sbilanciarsi. Molto dipenderà dalle risposte del ginocchio alla ripresa degli allenamenti.
Intanto la Sensi si coccola il capitano La presidentessa è intervenuta in sua difesa dopo un attacco del presidente del Genoa Preziosi. «Non permetto a nessuno di parlare fuori luogo e male di Francesco Totti. Ognuno - attacca la presidentessa della Roma - pensi ai propri calciatori che conosce». Il numero uno genoano aveva tirato in ballo Totti nel commentare il rigore concesso alla Juventus domenica scorsa per un fallo molto dubbio su Del Piero. La Sensi ha ricordato che «Francesco è un esempio di correttezza e lealtà in campo e nella vita di tutti i giorni. Al calcio italiano ha dato tantissimo, mettendo spesso in gioco la propria salute. Esemplare è stata la sua disponibilità nel 2006 con la Nazionale, esponendosi anche al rischio di giudizi malevoli». I giudizi degli stessi pronti a fargli le «pulci» qualora arrivasse una nuova chiamata per il Mondiale. Ma per il momento il Sudafrica per Totti resta un traguardo lontano.