La penna degli Altri 03/01/2010 09:27

Voglia di Toni: un’ora, un assist e tre tiri

File ai botteghini, caos inaspettato, tanta gente per vedere la Roma. Si pensava che i biglietti ci fossero, invece erano esauriti e alcuni sono rimasti fuori. Poi pochi gli sportelli aperti e discutibile la posizione dei botteghini, che ha costretto i tifosi ad accalcarsi con evidenti problemi. Tanti i sostenitori giallorossi costretti ad entrare allo stadio a partita iniziata e spavento per qualche bambino coinvolto nella calca.

Alla fine, tutto si è sistemato e chi doveva entrare è entrato e ha fatto festa alla Roma, a Toni, a Riise e . Ma non solo feste. Qualche tifoso, durante la partita, ha anche contestato la società (striscione anti-Rosella e anti-Pradè), qualcun altro però ha contestato i contestatori. Tutti d’accordo su Toni, però. Almeno quello. Luca ha giocato sessanta minuti, anche benino. Non ha fatto gol ma l’ha sfiorato in almeno tre occasioni, con un diagonale di sinistro, con un altro di e con un colpo di testa. Ha fatto segnare la prima rete a Menez: stop in area, difesa del pallone, scaricato sul sinistro del francesino. La partita finisce tre a zero, le altre due reti portano la firma di Julio Baptista, apparso in buone condizioni fisiche. Insieme con lui non male Taddei e Cerci, entrato nella ripresa (un quarto d’ora l’ha giocato sotto lo sguardo attento di Giorgio Perinetti, che lo vuole a Bari). In tribuna presenti la famiglia Sensi al completo, più i dirigenti Daniele Pradè e Gian Paolo Montali.

Da quelle parti anche Antonello Venditti e Cesare Previti, presente per il figlio Umberto, della Cisco.

Sugli spalti si vede anche uno striscione di un fan club Luca Toni, con i colori bianco rossi della sua ex squadra, la Lodigiani, ora Cisco Roma. «Ero molto emozionato, l’accoglienza dei tifosi è stata fantastica. Sono qua per cercare di fare un campionato alla grande, sicuramente. La prima senza gol? Sono un attaccante, mi piace segnare. Magari stavolta sono stato generoso, perché devo prendere il ritmo partita. Ho fatto un assist, la prossima volta sarò più egoista. I miei compagni sono fantastici, li conoscevo quasi tutti, ma anche chi non conoscevo mi ha fatto sentire subito a casa. Se sarò a Cagliari? Deciderà Ranieri, io sono a disposizione. Novanta o un solo minuto, non ha importanza. Io cercherò di dare il massimo».

Tanta gente, ma pochi cori in suo onore. Uno striscione su tutti «Benvenuto Luca». che dice tutto. Evidentemente non c’è stato il tempo per organizzarsi. Applausi, quelli tanti. Ogni pallone toccato, ogni gol sfiorato. Ovazione quando l’ex Bayern ha rincorso un difensore e gli ha rubato il pallone. La gente comunque è soddisfatta, lo ha mostrato anche in mattinata a Trigoria, quando hanno scritto « e Toni, coppia mondiale» e «Ben arrivato, Luca Toni bomber». Fuori il Flaminio già qualche falso della sua maglia numero 30, ma qualche bambino se l’è fatta comprare dal papà. In attesa di quella originale, presto negli As Roma store. Ranieri ha schierato due formazioni (a riposo Mexes, , Perrotta, Cicinho, Tonetto e Doni), con Artur e Esposito dentro dopo un quarto d’ora della ripresa. Poi, tutti a casa. Fine della festa. Che per qualcuno è appena cominciata.