La penna degli Altri 28/01/2010 09:31
Tre partite alla stella d'argento
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Ho avuto modo già di scrivere a più riprese quanto consideri fondamentale al termine di questa stagione la conquista di un trofeo e realisticamente quello più a portata di mano sembra essere proprio la Coppa nazionale senza per questo sottovalutare lEuropa League e la qualificazione diretta alla Champions League anche se questi ultimi due obiettivi hanno ancora un percorso lungo e irto di ostacoli. Per la conquista della stella dargento mancano invece soltanto tre partite di cui lultima, la finale, da giocare sul terreno amico dellOlimpico; ma adesso torna il campionato con il Siena del neopresidente romanista (attenzione!) Massimo Mezzaroma e si deve assolutamente recuperare Totti e Vucinic uniche due vere punte rimaste dopo linfortunio di Toni. Ma come-potrebbe obiettare qualcuno- e Okaka, Baptista, Menez e Cerci? Domanda legittima ma retorica. Ne pongo io unaltra che mi sembra assai più pertinente: lOkaka visto contro il Catania può essere considerato il sostituto naturale di Toni? O per semplificare: può essere considerato il centravanti di una squadra ambiziosa di serie A? Credo che il campo abbia dato la scontata risposta così come lha data da tempo per Baptista con laggravante, per il brasiliano, del costo del suo cartellino e del suo ingaggio.
Discorso diverso per Menez e Cerci. Chi scrive è stato uno dei più accaniti difensori del talento francese che avrei voluto vedere sempre in campo convinto come ero (e come pervicacemente ancora in parte sono) che la sua classe cristallina potesse manifestarsi da un momento allaltro regalandoci il possibile erede di Francesco Totti . Contro il Catania ha invece fallito lennesima prova dappello e difficilmente Ranieri gliene concederà unaltra a breve scadenza. Forse gli avrei fatto giocare anche la ripresa per avere un quadro più esatto della sua prova ma non mi permetto certo di criticare il nostro tecnico e il suo stato di grazia. Lo si dia in prestito ad una squadra che lo faccia giocare con continuità per poi trarne le definitive conclusioni a giugno. Alessio Cerci. Fin da quando giocava negli allievi si parlava di lui come del nuovo Totti per accostarlo, in Primavera, addirittura a Thierry Henry (lHenry di Valmontone) e cose ottime aveva fatto sia nel Pisa che nellAtalanta anche se la sua crescita è stata frenata da due gravi incidenti che ne hanno interrotto la continuità di rendimento. Si dice che il ragazzo abbia limiti caratteriali e patisca oltre misura il mancato riconoscimento delle proprie qualità al punto che il suo prestito sembra bloccato dalla sua volontà di non voler rinnovare il contratto con la Roma che rischia così di perderlo a parametro zero.
Fossi in Ranieri (ma non lo sono per la fortuna di noi tifosi giallorossi) lo terrei e cercherei di costringerlo ad assimilare i dettami della fase difensiva per diventare la vera alternativa a Taddei. A differenza di Menez il ragazzo di Valmontone mi sembra più pronto, fisicamente più adeguato e , soprattutto , vede maggiormente la porta come la recente doppietta europea sta ampiamente a dimostrare .E dato che stiamo parlando della nostra fascia destra due parole su un altro giovane: Marco Motta. Ranieri ha messo il veto sulla sua cessione. Un plauso al nostro tecnico che evidentemente ha individuato in lui lunico sul quale poter lavorare per farne il titolare di quel ruolo anche in considerazione delletà e dellusura del titolare Cassetti. Pensierino finale dedicato alle vicende societarie. In attesa di notizie certe sul fronte bancario-giuridico avverto la necessità di inviare un messaggio telegrafico a colui che al momento resta lunico possibile acquirente: il dottor Francesco Angelini. Se la Roma continuerà a darci queste soddisfazioni fino al termine della stagione magari riuscendo anche a conquistare una delle due Coppe non possiamo esimerci dallinviargli un grido accorato già in passato rivolto sia a Dino Viola che a Franco Sensi: A France, caccia li sordi!.