La penna degli Altri 07/01/2010 16:01

Toni: Ho bisogno di minuti, poi mi giocherò le mie carte

Gli chiedono quale giocatore si può aspettare la Roma in questi mesi, vista la prolungata lontananza dal campo e dall’Italia. Lui con orgoglio risponde: «L’anno scorso sono stato l’attaccante del Bayern che ha segnato di più, 18 gol stagionali, nonostante un problema fisico. La Confederations? Lì tutta la Nazionale non ha fatto molto bene. Degli attaccanti attualmente in azzurro sono quello che ha fatto più gol. Mi sento bene,

darò il 110% per la Roma, poi vedremo in questi sei mesi cosa sarò riuscito a fare».
Già a partire da sabato, quando scoprirà cosa significa l’Olimpico da padroni di casa e, forse, con un in più accanto. Ovvero l’amico che lo ha convinto a venire a Roma: «Non mi sono sentito solo con Francesco - replica lui - anche con gli altri. Avevo voglia di rilanciarmi dopo quel brutto rapporto con van Gaal. E’ più di un mese che avevo deciso di venire qui e darò il massimo per raggiungere risultati importanti».

A proposito di , come giocheranno insieme? Il con loro sembra improponibile: «Penso che il mister non sia stupido - ribatte Toni - e cercherà di mettere in campo la squadra nel miglior modo possibile. Io so solo che sono un giocatore della Roma e ho la fortuna di giocare con Francesco e altri come Vucinic e Baptista. Ora cerco di raggiungere la forma dopo due anni e mezzo in un altro campionato. Poi le decisioni tattiche spettano all’allenatore». E la Nazionale? Qui Luca ribadisce un concetto già espresso: «L’azzurro verrà poi. Può arrivare solo facendo bene con la Roma». A partire da sabato.