La penna degli Altri 20/01/2010 08:26
Ribaltone nazionale
Lippi, a inizio stagione, si affidò al blocco bianconero, proprio contando sul feeling con Ferrara, suo primo assistente in azzurro sino alla chiamata degli Elkann. Basta tornare al 9 settembre e proprio allOlimpico di Torino, gara contro la Bulgaria per le qualificazioni mondiali: 2 a 0 con i gol di Grosso e Iaquinta, appunto due bianconeri. Nella formazione titolare sette giocatori su undici sono della Juve: oltre ai due marcatori, anche Buffon, Cannavaro, Chiellini, Camoranesi eMarchisio. In panchinalottavo: Legrottaglie. In tribuna, in quel momento solo per fare il tifo, il promesso nono: Amauri,ilcentravanti brasiliano che a inizio marzo avrà la cittadinanza italiana e sarà quindi, da oriundo, a tutti gli effetti convocabile. Quella partita dellItalia arrivò dopo le prime due giornate di campionato. In classifica la Juve a punteggio pieno e la Roma a zero, giallorossi battuti in casa proprio dai bianconeri il 30 agosto e abbandonati da Spalletti che il giorno dopo si dimise.
Dal primo settembre, ecco a Trigoria Ranieri, cacciato in primavera dai vertici bianconeri. Da quel giorno cambia il rendimento della Roma. E, con il passare delle settimane, anche laffidabilità della Juve. Sino al sorpasso di domenica pomeriggio. Adesso Lippi, bloccato dal club bianconero per il post mondiale con un ruolo dirigenziale più che tecnico, sta prendendo atto di come i valori in campo sianocambiati. In ribasso il blocco Juve, in rialzo quello giallorosso, arricchito da Toni, il centravanti titolare della Nazionale al mondiale tedesco. Bisogna vedere se il ribaltone sarà in parte ufficializzato in occasione della prima amichevole dellItalia nel 2010, in programma a Montecarlo il 3 marzo contro il Camerun di Etoo. Dipende dalle indicazioni che continuerà a fornire il campionatoneiprossimiquaranta giorni.
Anche se per la verità il cittì azzurro va ripetendo da sempre questo concetto: «La Nazionale è una squadra a sè. Può capitare che giocatori siano in difficoltàconirispettivi club e poi vengano in azzurro e abbiano un altro rendimento. Molte volte sono condizionati dal momento dellelorosquadre ». E il suo modo dicomunicare con lesterno, con i media e con lopinione pubblica. Per difendere le scelte e il gruppo. Oggi Lippi è attesoa Vinovo. Per sincerarsi delle condizioni dei suoi nazionali juventini. «Cè tutto il tempo per rimettersiinpiedi in quattro mesi: non sono preoccupato », disse a Il Messaggero l8 gennaio.
Perché il bilancio attuale è allarmante: Buffon appena rientrato dallintervento al menisco, Cannavaro in crisi e appena operato al naso, Camoranesi indisponibile, Legrottaglie in flessione, Grosso deludente, Marchisio altalenante, Iaquinta sotto i ferri a fine ottobre al ginocchio e ancora convalescente. Solo Chiellini dà garanzie. Amauri, scartato da Dunga per il Brasile, rischia di fare la stessa fine anche con noi. Il nome nuovo può essere il romanista Candreva, bianconero nelle prossime ore e utilizzato dal cittì nelle ultime due amichevoli del 2009 contro lOlanda e la Svezia. Se il cittì andrà a Vinovo, il suo assistente Peruzzi, già in tribuna per Roma-Genoa, oggi sarà a Trigoria, dove scalpitano gli aspiranti nazionali giallorossi. Oltre al punto fermo De Rossi, unico romanista sicuro di andare al mondiale in Sudafrica, salgono le azioni di Perrotta e Brighi. E presto Ranieri potrà contemporaneamente contare su Totti, 20 gol nonostante il lungo periodo di inattività, e Toni, appena tornato in Italia e ovviamente a segnare. Con laria che tira a Torino anche Cassetti può ancora dire la sua per un posto nel gruppo azzurro. Juve-Roma, insomma,è sfida Nazionale.