La penna degli Altri 23/01/2010 11:22

Ranieri: «La Juve? Per me nessuna rivalsa»



QUA LA MANO - La . «Non sono animato da spirito di rivalsa. Sono un uomo di calcio, so che suc­cedono certe cose. La è una grande squadra con tanti campioni che saluterò volentieri. In due anni ci siamo tolti tante soddisfazioni. La que­st’anno non ha continuità, ma resta grande, ha col­pi di coda come contro l’Inter. Mi aspetto una squa­dra nervosa, forte, che vuole dare un calcio alla cri­si. Una squadra determinata, attenta, che può fare gol in ogni situazione. Noi in ci stiamo e ci vogliamo restare, i precedenti miei e della Roma non sono positivi, io non l’ho mai battuta e anche la Roma negli ultimi anni non ha mai vinto. Sarà diffi­cile ma ci proveremo».

Il tridente. «Pensiamo ad Avatar... Lo avete visto? Non potete perderlo, sembrava di stare sulle gio­stre... Con il tridente ci abbiamo già giocato, la squa­dra sa come comportarsi, sia con tre che con due punte. Valuterò con serenità, un allenatore sceglie anche in base alle sensazioni. è pronto. Non può essere al top, ci arriverà gradatamente. Comun­que all’interno dello spogliatoio gode di un cer­to beneficio».

e il Real Madrid. «Non sono la persona più adatta a rispondere, ma non lo venderei neanche per 80 milioni».

Blanc disse che ha esonerato Ranieri perché gli voleva bene. «Pensa se mi voleva male... (ride di gu­sto). Mi lascia pensare che vuole male a Ferrara...».



Montali disse che scelse di lasciare la perché non si era creata quella chimica che alimenta il fee­ling. «Io fino a un certo punto ho avuto una ottima chimica, poi sono cambiate alcune cose e questa chimica si è interrotta».

Un esonero che non brucia più. «Sono sincero, voi vedete la situazione in generale. Mettetevi nei miei panni. Sono tornato a Roma, a casa mia, la à che ho amato, la squadra che ho amato. L’unica cosa che voglio fare è portare in alto la Roma. Voglio il meglio per la Roma».

IL SILENZIO E’ D’ORO -Una sola versione sul suo eso­nero, quella che trapela dalla . «Può darsi che in questi anni farò un libro e dirò la mia sul calcio, su quello che ho vissuto. Ma oggi non mi sembra giu­sto e non sarei io, perchè credo che un allenatore ogni volta che chiude un rapporto debba tenere den­tro di sè tutto quello che è successo, il bello e il brut­to. Sono uscite delle versioni che forse neanche loro hanno dato, sono sempre contro di me, ma non è mai virgolettato nulla. A me non piace mettere in piazza certe cose, credo che un allenatore debba chiudere la porta e andare via tranquil­lamente, credo che noi allenatori siamo pagati anche per questo. E’ il mio mo­do di rispettare il mio ex datore di la­voro. Dire la mia verità? A che pro? Non serve».

I tifosi della . «Non so come mi accoglie­ranno. Per un anno e trequarti ho avuto un rappor­to bellissimo, mi hanno sostenuto e mi hanno fatto i cori a favore. Nell’ultimo mese me li hanno fatti con­tro. Bisogna saper accettare l’uno e l’altro. Io ho un buon ricordo, vedrò allo stadio quello che sarà, ma il mio pensiero è sempre alla Roma e ai tifosi della Roma»

Bettega ha detto che la risorgerà contro la Roma come il Milan. «Mi sono grattato...».