La penna degli Altri 19/01/2010 09:31
Ora attenzione all'arbitro di sabato sera
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Ho voluto ricordare queste righe conclusive del mio articolo di giovedì scorso non per vantarmi delle mie doti profetiche ma per tornare sullultima frase quando affermo: «Se gli arbitri ce lo permetteranno
» perché dopo Roma-Genoa e Chievo-Juventus il problema centrale di questa settimana è tutto lì.
La storia mi ricorda troppo, senza scomodare un passato ricco di episodi torinesi , la partita di S.Siro contro il Milan quando il signor (?) Rosetti fece vincere un Milan sullorlo del baratro ricacciando nel gruppone di centro classifica una Roma lanciata verso la zona Champions. La Juve di Ferrara sta facendo anche peggio di quel Milan. Al momento è scivolata al quinto posto braccata da squadre che devono recuperare ancora una partita mentre i giallorossi marciano solitari al terzo con uno stato di grazia tale da consentirci di fare a meno di Totti e De Rossi senza risentirne minimamente.
Ecco,ci sono tutti gli ingredienti per temere lennesimo apparecchiamento da parte dei soliti noti che si mostrano
amici della Roma solo quando è palesemente in disarmo. A pensar male- diceva il grande romanista Andreotti- si fa peccato ma molto spesso ci si prende e nella nostra storia ci sono troppe Juve-Roma taroccate. Lunico elemento che attenua il mio, il nostro, pessimismo è costituito dallavere sulla panchina giallorossa lo stesso Claudio Ranieri che fino a pochi mesi addietro sedeva su quella bianconera; il che gli consentirà di istruire alla perfezione i propri ragazzi su come dovranno comportarsi per ridurre al minimo i rischi di un arbitraggio casalingo.
Peccato dovermi preoccupare della partita di sabato prossimo perché mi privo della gioia di godermi appieno la splendida Roma ammirata contro il Genoa; una partita che ha emesso più di una sentenza. Intanto che la Roma ha finalmente un centravanti vero; poi che ha anche un gioco, che non sarà spumeggiante come quello della miglior Roma spallettiana, ma che è assai più concreto ed equilibrato dando la sensazione di non andare mai in confusione e di poter ribaltare fino allultimo istante eventuali situazioni sfavorevoli.
Ma il suo capolavoro Ranieri lo ha compiuto in difesa dove ha scoperto un portiere e ci ha restituito un Juan che ci ricorda il miglior Aldair trasformando il reparto peggiore della serie A in uno, al momento, dei meno perforabili; ha poi rigenerato giocatori fondamentali come Perrotta e Taddei e ha forse trovato un nuovo ruolo per Vucinic,non cecchino inesorabile, ma assist-man sopraffino e decisivo. Ma linterrogativo che riempirà questa nostra settimana calcistica è il seguente: chi toglierà sabato sera con il rientro del Capitano? Toglierà Toni? Pazzesco solo pensarlo. Toglierà Vucinic? Improbabile vista lintesa naturale con Toni e ladattabilità al nuovo ruolo che gli sta ridisegnando il tecnico. Li farà giocare tutti e tre? Ipotesi affascinante e intrigante ma soprattutto per noi tifosi, non per Ranieri che con la conseguente esclusione di Taddei o Perrotta rischierebbe troppo in termini di equilibrio tattico.
E allora? E se, a parte il rientro di De Rossi per Brighi, non togliesse nessuno? Già mi sembra di sentire le imprecazioni lanciate da alcuni amici e colleghi al mio indirizzo per lipotesi di tenere ancora fuori (ma stavolta in panchina) Francesco Totti; ma voi cari amici siete così certi di fare il bene del Capitano mandandolo in campo dopo oltre un mese di assenza nella madre di tutte le partite contro avversari con il coltello fra i denti e con un piede nella fossa? I vostri timori per la mancata convocazione di Francesco contro il Genoa si sono rivelati fortunatamente infondati per cui lasciamo decidere serenamente Ranieri che sta dimostrando di saper fare al meglio gli interessi della squadra che ovviamente coincidono con quelli suoi, dei tifosi e del giocatore più importante della nostra storia. Lasciamo dunque decidere a lui ma sosteniamolo qualunque sia la decisione che prenderà per una partita che nessuno più di lui aspetta per dare la svolta decisiva ad una stagione che può ancora riservarci soddisfazioni impensabili soltanto due mesi addietro.