La penna degli Altri 03/01/2010 10:16

Matri: "Con lui la Roma fa più paura"

incredibili di questo straordinario campione. Per carità, nessun paragone, io sono solo Matri». Il ragazzo, riluttante ai titoloni sui giornali, ha la modestia e l’umiltà dei grandi, di quelli cresciuti a pane e calcio sui campi di provincia, nonostante l’esordio in A con la maglia del Milan.

 

Solo una presenza, quando era ancora acerbo, prima di diventare un randagio del gol: Prato, Lumezzane, Rimini. A Cagliari ha conosciuto la consacrazione grazie a Cellino che, con lungimiranza, l’ha riscattato dal Milan. E ad Allegri, che ne ha centellinato l’impiego facendolo crescere, maturare, esplodere. Tanto che Matri si è permesso il lusso di eguagliare il longevo record del mitico Riva, che riuscì a segnare per 7 giornate consecutive.«Il presidente mi ha dato fiducia anche nei momenti difficili, mentre il tecnico rappresenta il segreto del Cagliari: è uno di noi, che capisce le esigenze e i problemi dei calciatori».



In à si parla molto della serie positiva dell’attaccante di Sant’Angelo Lodigiano. «Per entrare nella storia del club dovrei battere il record perciò, mercoledì, mi piacerebbe tanto continuare a segnare». Per la Roma, che giocherà al ”Sant’Elia”, una minaccia in più. «Ai giallorossi ho già fatto gol nello scorso campionato...»

Il 2009 ha portato alla ribalta del grande pubblico il giovane attaccante rossoblu, non soltanto perché fidanzato con una velina. «E’ stato l’anno più importante della mia carriera, perché sono riuscito a realizzare quattordici reti. Sinceramente un po’ mi è dispiaciuto che sia finito, anche se l’obiettivo resta quello di superare il primato stagionale personale di tredici reti, stabilito con il Lumezzane».

Dopo il battesimo con la maglia rossonera, ha avuto la forza di ripartire da zero. «Il Milan, non qualificato in , lasciò partire numerosi giovani. Però, tutto sommato, credo che le esperienze vissute nelle categorie inferiori mi abbiano fatto bene: sia come calciatore, che come persona. A venticinque anni devo ancora raggiungere la piena maturità, mi auguro di farlo con il Cagliari, una società alla quale devo tutto».Da tifoso del Milan, si è preso una bella rivincita su quelli che non hanno creduto fino in fondo nelle sue possibilità. «Il calcio è anche questo. Io ho preferito andar via per giocare, invece di rimanere e fare panchina. Una scelta che mi ha ripagato». Tre anni fa fu vicino al passaggio alla Lazio. «L’ho letto sui giornali». L’operazione con il Rimini non andò in porto per soli per 400 mila euro.

Matri da una parte, Toni dall’altra: si annuncia una bella sfida fra bomber. «Ricordiamoci sempre che il centravanti giallorosso è campione del mondo e che, insieme a , forma la coppia d’attacco più forte del campionato. Una coppia che non passa inosservata... e che mette paura. Basta guardare i gol realizzati in carriera. Cercherò di fare la mia parte, di reggere il confronto contro avversari così forti, una sfida che mi stimola. La Roma, con l’acquisto di Toni, è diventata ancora più temibile e competitiva. Il Cagliari, invece, dovrà raggiungere la salvezza il più presto possibile, prima di pensare a qualcosa di più ambizioso». Il ct Lippi ha bisogno di un centravanti e sta pensando a Borriello, ma qualcuno gli suggerisce anche il nome di Matri. «La Nazionale? Devo ancora dimostrare e segnare molto per meritarla. La maglia azzurra resta il grande sogno e spesso ci penso. Per ora, però, l’obiettivo primario è far gol alla Roma».