La penna degli Altri 14/01/2010 09:37

Mamma mia quanto gioca la Roma

La strana coppia

I primi undici sono da recitare tutti d'un fiato: Riise, Pizarro, (tutti e tre sopra i duemila minuti). Burdisso, Perrotta, Mexes, Vucinic, , Julio Sergio, Cassetti e Taddei. Il paradosso- ma fino ad un certo punto- è che in questo gruppo c'è un calciatore arrivato solo alla vigilia della prima giornata di campionato (quindi per lui niente preliminare di Europa League) ed un altro che era la terza, se non la quarta scelta per il ruolo. Parliamo di
Burdisso e Julio Sergio, che hanno subito scalato gerarchie. Ma in realtà i numeri evidenziano anche un altro concetto: la grande turnazione a cui hanno fatto ricorso prima Spalletti e poi Ranieri. Non è un caso, infatti, che tra i primi undici sia entrati giocatori che hanno avuto (Perrotta, Taddei) o hanno ( eMexes) problemi fisici non di breve durata. Cooperativa Ma è un dato che santifica più di tutti la bontà delle scelte di rotazione. Quale? Quello dei gol. La Roma, infatti, può vantare non solo un giocatore in lizza per il titolo di capocannoniere (), ma anche una rosa in grado di mandare in rete 18 giocatori differenti, su 27 giocatori impiegati (4 sono i portieri e quindi vanno esclusi).

Flop Guberti e Cicinho

Nel gruppo della malinconia— insieme a Guberti (che ieri ha detto di sperare «in un ritorno a giugno» e della sua delusione per non aver giocato a Sofia — va inserito di diritto Cicinho, visto che il brasiliano è l’unico «top player» (a livello di stipendio) che sia in piena coda fra i minutaggi (154). Peggio di lui, insomma, hanno fatto solo Scardina, Esposito, Pettinari, Pit e ovviamente Toni. Facile capire, perciò, come Cicinho voglia andare a giocare altrove, possibilmente al San Paolo. Difficile, perché il club brasiliano non intende pagare uno stipendio da (3,7 milioni lordi. Si potrebbe tentare la strada di una riduzione dell’ingaggio, ma non pare che l’esterno voglia farlo e proprio per questo difficilmente il suo minutaggio crescerà.

Juan: consulto in Calabria

A differenza di Juan, che ieri era a San Lucido, in provincia di Cosenza (dove ha ricevuto un premio) per un consulto con Roberto Novello (Fisiotonik), che ha curato anche Perrotta. Insomma, pare pronto allo sprint, perciò non sorprendetevi che le gerarchie possano cambiare. Tranne una, si spera: quella delle partite disputate. Se la Roma resterà sempre al top della serie A, significherà che in Europa League e Coppa Italia sarà arrivata fino in fondo. Come dire, una faticaccia, ma ne varrebbe la pena, vero?