La penna degli Altri 03/01/2010 11:11

L'abbiamo contagiato


Però in una giornata decisamente positiva, non sono mancate due note stonate: la conferma che la Roma dovrà rinunciare a per la trasferta di Cagliari (“Sono 20 giorni che non si allena – ha detto il mister – aspettiamo che torni in campo per vedere quando sarà disponibile”) e la rinuncia di Cicinho a disputare anche questa amichevole (“Prima della partita mi ha detto di non sentirsi bene” - ha confidato Ranieri). Ecco la fastidiosa costante che ricorre con inaccettabile regolarità tutte le volte che i giocatori non trovano spazio tra i titolari. Tanto per non fare nomi, vorrei citare anche Doni che, persa la sua leadership come primo
, ha immediatamente preso le distanze da tutta la squadra, diventando ben presto un corpo estraneo. Mi chiedo allora come faccia l’Inter, che in media ha tre giocatori per ogni ruolo, a tenere sempre tutti tranquilli. L’esempio più evidente è Amantino Mancini, eternamente imbronciato a Roma solo se lo sostituivano all’ottantanovesimo, e oggi sorridente anche se gioca 5 minuti ogni tanto. Comunque è tempo di voltare pagina e proiettarsi verso il penultimo turno infrasettimanale di campionato (l’ultimo sarà il 24 marzo, con -Roma). Non so quale sarà la squadra che scenderà in campo, e meno ancora se Ranieri deciderà di abbandonare il modulo grazie al quale la squadra ha inanellato quella serie positiva che l’ha spinta verso la rimonta, ma è certo che a Cagliari non sarà affatto facile. Primo perché, se vincessero il recupero con l’Udinese, i rossoblu sarebbero a soli tre punti dalla Roma, secondo perché in Sardegna il campo (sotto il profilo dei risultati) è stato sempre molto ostico se consideriamo che non si vince dal 1995 (doppietta dell’ex Daniel Fonseca, con Mazzone e Trapattoni nelle rispettive panchine). Ricordo bene quella gara (ero a Cagliari per la radiocronaca) perché quella fu l’ultima stagione di Giannini in giallorosso, e perché sull’aereo che ci riportava a Fiumicino si discuteva del particolarissimo inizio di campionato in cui, fino a quel momento (eravamo praticamente a novembre), restavamo imbattuti in trasferta senza però essere mai riusciti a vincere una sola partita all’Olimpico. Comunque, accantonate le magie dei numeri e le stranezze delle tradizioni, mercoledì prossimo bisognerà ripartire con la stessa determinazione ritrovata prima delle vacanze. Vedremo quindi quali saranno gli eventuali cambiamenti tattici che l’impiego di Toni potrà portare, e soprattutto (come ci auguriamo) se non ci saranno crisi di rigetto nell’eventuale cambiamento tattico. Da qui al 16 maggio, ultima di campionato, saranno quattro mesi importantissimi per la società e per la squadra i cui risultati sono legati a filo doppio col prossimo futuro.