DAL BRASILE - Il direttore generale dell’Atle­tico Paranaense, Osimar Osizinho, ha parlato della trattativa per Marcio Azevedo: «Abbia­mo ricevuto un’offerta da Roma a dicembre, era troppo bassa e non abbiamo neppu­re risposto. La Roma proponeva 150.000 euro per il prestito fi­no a giugno e un mi­lione per il riscatto.

Abbiamo giudicato troppo bassa l’offer­ta, perche crediamo molto in questo ragazzo. In questi giorni c’è stato anche l’interessamento del Colonia, ma senza offerta. Aspettiamo». Anche l’Atletico Madrid si è fatto vivo, ma la Roma è stata l’unica società a formulare un’offerta ufficia­le. Giudicata bassa, ma sulla quale si può la­vorare. Il presidente dell’Atletico nell’ultimo contatto con Lucci ha cambiato versione, di­cendo di voler cedere Marcio Azevedo solo a titolo definitivo. Il giocatore, lusingato dal­l’interessamento della Roma, non accettereb­be altre destinazioni. Insomma, la situazione si è un po’ ingarbugliata, bisognerà lavorarci con diplomazia e pazienza, senza arrivare al­lo scontro, riportando la trattativa sulla base del prestito e diritto di riscatto.

STRATEGIE - Prima di cercare di stringere per Marcio Azevedo il diretto­re sportivo Pradè deve pe­rò fare altre due operazio­ni in uscita, oltre a quelle ben avviate di Guberti, Cerci e Okaka, che sono servite per coprire l’ingag­gio di Toni. Un altro giova­ne che potrebbe partire è Marco Motta, ma solo se resterà Cicinho, che a differenza sua ha chiesto di essere ceduto. Il suo procuratore, l’avvocato Beppe Bozzo, ha escluso per il mo­mento la sua partenza: «Per Motta c’è stato l’interessamento di un club spagnolo (il Sivi­glia, n.d.r.) ma lui si trova bene a Roma e la società non vuole privarsi di lui». Motta vuo­le cercare di conquistare la fiducia di Ranie­ri e spera di poter riconquistare il posto in squadra.