La penna degli Altri 25/01/2010 10:07
Il rosso Vichingo che ha scacciato i dubbi
![](https://m.laroma24.it/IMG/AS ROMA/PARTITE/JUVENTUS-ROMA 09 10/BIG-riise gol juve 23_1_10.jpg)
Il primo anno in giallorosso, non un granché. Timido, poco reattivo, grossi problemi quando cera da difendere, nullo o quasi quando bisognava affondare. Ecco, proprio questo Ranieri temeva e vedeva in lui. Un calciatore da ricostruire. Poi, la rinascita. «Lo scudetto? Siamo destinati a salire...», le sue parole, i suoi obiettivi più o meno nascosti. Dalla sua ha ormai i tifosi. Perché una cosa è certa: anche quando le cose non andavano bene, John non ha mai fatto mancare il suo impegno: questanno ha saltato solo una partita (Udinese-Roma), è quello che ha giocato di più, 1.553 minuti. E il feeling con la gente nasce proprio nella sera di Champions contro lArsenal lo scorso anno, partita eroica da parte di tutti. Lui tra laltro ha giocato da centrale di difesa. Anche nei periodi di contestazione, Riise veniva risparmiato.
Ci raccontano di un ragazzo sorridente, che fa gruppo. Amato da tutti. Professionista maniacale. Chissà cosa prova a sentirsi Re di Roma? Chissà cosa significa per lui aver affondato la Juve, sicuramente famosa pure in Norvegia, dove proprio ieri gli hanno dedicato i titoli dei più importanti giornali sportivi? Lui, John, Vichingo freddo, sciolto dal calore romano. Al rientro notturno nella capitale per il norvegese, che nel freezer di Torino sfoggiava labituale maglietta a maniche corte, cè una festa stile brasiliano. Ieri a Trigoria lo hanno atteso i tifosi con uno striscione: «Ti amo». Vive a Casal Palocco con la compagna. Ha due figlie, Ariana ed Emma, avute da due donne diverse: i due nomi e le rispettive date di nascita sono tatuate sulle due braccia. La scorsa estate si era presentato in ritiro con i capelli gialli. Subito le battute dei compagni si sono sprecate. Qualche mese dopo è tornato rosso. Anzi, roscio.