La penna degli Altri 26/01/2010 09:35

Il Centro-Sud mai così in alto



La distanza da colmare rispetto al Nord è ancora notevole, ma questo è pur sempre il segno di un riequilibrio agoni­stico, completato dalle performances del Cagliari e del Bari, dal rilancio del Catania dopo l’arrivo di Mihajlovic (l’al- tra sera i siciliani hanno travolto il Par­ma). E’ anche il segno di un nuovo mo­do di fare il calcio perché dagli exploit episodici si è passati alla programma­zione, dal reclutamento (come avveniva negli anni Sessanta e Settanta) di gran­di giocatori dallo scintillante passato ma dal limitato futuro per via dell’età trop­po avanzata ( «ai miei tem­pi, si parlava di cimitero degli elefanti » , racconta Ottavio Bianchi nell’inter­vista che pubblichiamo sotto) si è passati alla ri­cerca di giovani interes­santi sui quali investire come Hamsik, Hernandez e Pastore.



Si cerca di consolidare le fondamenta. Il primo passo di De Laurentiis nel mo­mento in cui ha rilevato un pra­ticamente fallito è stato quello di crea­re un centro sportivo; Maurizio Zampa­rini ha ceduto alle istituzioni cittadine il progetto del nuovo stadio per consenti­re a Palermo di essere inserita tra le candidate ad ospitare le partite dell’Eu­ropeo 2016. Meno approssimazione e più sana gestione, nella consapevolezza che per competere con i colossi del Nord (e possibilmente anche con quelli del nord dell’Europa) non basta punta­re sui quattrini.

La Roma, che delle tre è la squadra più «ricca», ha chiuso il bi­lancio 2009 con 160 milio­ni di ricavi, 36 in meno ri­spetto al Milan, 60 in me­no rispetto all’Inter e 65 rispetto alla .

Il è cresciuto (10 milioni in più sul 2008) ma i 98 milioni incassati sono meno della metà degli in­troiti bianconeri. Per non parlare del Palermo che ha stabilizzato i suoi ricavi intorno ai 63 milioni. In­somma, per produrre calcio di vertice nel Centro-Sud bisogna essere più bra­vi, più svegli e più organizzati. E anche più creativi riuscendo a trovare sul mer­
quello che gli altri non hanno trova­to o non hanno voluto trovare. I succes­si di
Ranieri, Mazzarri e Delio Rossi non sono, comunque, figli del caso, non sono una botta improvvisa di vita o un colpo di fortuna. Alla serie-record del Paler­mo (sette risultati utili, situazione mai verificatasi dal ritorno in A) ha corri­sposto significativamente un altro dato: in questo arco di tempo Roma, e rosanero hanno ottenuto più punti di tutte le altre avversarie in serie A.



Certo, di qui alla fine mancano diciassette parti­te. Eppure i segnali sem­brano indicare un trend

duraturo, capace di aggi­rare le crisi cicliche ( ov­viamente sportive, di ri­sultati) che si abbattono sulle squadre. Tre squadre del Centro-Sud fra le prime cinque finiscono per rappresentare la novità caratterizzante di questo torneo per il resto dominato dall’Inter. Una no­vità decisamente benefica, quasi un sas­so nello stagno per evitare che le acque restino troppo ferme.