La penna degli Altri 11/01/2010 10:14
Dal Chievo al Chievo, correndo tra alti e bassi
SPALLETTI - Con Spalletti il rapporto è sempre stato contrastato, anche a causa di una condizione fisica che in un anno e mezzo gli ha consentito di giocare soltanto tre gare per tutti i 90' di gioco. La possibile svolta il 6 dicembre 2008 a Chievo, titolare e autore del gol della vittoria. Sembra tutto risolto e invece Menez non decolla, salvo risvegliarsi nel finale di stagione con i gol contro Milan e Torino. Il secondo anno romano, poi, inizia subito in salita. L'episodio più clamoroso è datato 5 luglio, nel ritiro di Brunico, il giorno in cui Spalletti lo rimprovera in allenamento per lo scarso impegno. Risultato: abbandono della seduta ed esclusione dal test contro la selezione della Val Pusteria. Spalletti ricuce lo strappo e gli ritaglia il ruolo di trequartista titolare nelle prime due giornate di campionato contro Genoa e Juventus, quelle che però segnano la fine dell'avventura del tecnico toscano a Roma.
RANIERI - Con l'arrivo sulla panchina giallorossa di Claudio Ranieri Menez sembra risprofondare nell'anonimato. In panchina contro il Siena, Ranieri lo fa giocare da titolare contro il Basilea, ma dopo un tempo lo toglie quasi indispettito. Per rivedere Menez in campo bisogna attendere il Cska Sofia. L'infortunio occorso a Totti permette a Menez di trovare più spazio e la svolta stagionale per lui arriva a S. Siro contro il Milan. Segna dopo tre minuti il gol del vantaggio, si procura un rigore che solo Rosetti non vede e gioca una straordinaria partita. E' la gara che sembra convincere Ranieri che lo ripropone titolare contro il Fulham e poi in altre sei gare di campionato. Menez non ripete la gara di S. Siro e a Cagliari, quando Ranieri lo fa entrare in campo nell'ultimo quarto d'ora, scatena l'ira del tecnico con una prestazione senza mordente. Risultato: neanche convocato contro il Chievo. Tutto da rifare, ancora una volta, per Jeremy Menez.