Il motivo, i cori razzisti rivolti a Balotelli durante l’incontro di Coppa Italia di mercoledì scorso contro il Napoli. Presa in considerazione "la specifica e reiterata recidività", come si legge nel comunicato ufficiale del giudice Tosel.

Sull’entità della sanzione hanno influito però "la non reiterazione nel corso della gara del comportamento discriminatorio, la sua riferibilità esclusiva ad uno specifico settore dello stadio e la concreta cooperazione offerta dalla Società alle forze dell’ordine a fini preventivi e dissuasivi". Sanzione a cui la società bianconera ha deciso di non fare ricorso. Duro il commento di Blanc: «Forse è il momento che tutto il movimento calcio dia una mano. Questo problema, che è grave in tanti stadi italiani non solo a Torino, non si è risolto. Le norme che ci sono attualmente non permettono di fermare questo fenomeno».

La chiusura della curva juventina non è un inedito. Tre i precedenti, tutti nel 2007, e che hanno riguardato Cagliari, Atalanta e Inter, ma solo nel caso dei nerazzurri il provvedimento fu preso per motivi di razzismo. Quella volta furono i napoletani oggetto di cori e - soprattutto - di striscioni. La decisione cerca di risolvere un problema ma ne crea uno nuovo. Chiusa la curva Sud, quella occupata dai Drughi, ecco partire la caccia dei Drughi al biglietto per la Nord dei Viking: le due fazioni bianconere da anni sono in aperto conflitto. In più ciò che preoccupa è la vicinanza con il settore ospiti, visto che i tifosi giallorossi potranno seguire la trasferta (anche se acquistando un solo biglietto a testa).

GENOA Continuerà fino alle 17 di domani la vendita dei biglietti per la gara interna con il Genoa (Roma store, Punti

Lis Lottomatica e botteghini del Gran Teatro con prezzi che vanno dai 17 ai 95 euro). Ci si aspetta almeno di avvicinare quota ottomila tagliandi, ma la decisione del giudice sportivo di permettere l’acquisto ai soli residenti nel Lazio influenzerà pesantemente la vendita.