La penna degli Altri 12/01/2010 09:22

Brosco guida la missione della Triestina



Una sfida di grande prestigio che però in que­sto momento appare più come un osta­colo sulla via della rinascita. In ogni caso nessuno in casa della Triestina ha voglia di andare incontro a delle figu­racce, l'impegno sarà massi­mo per il giusto rispetto ver­so se stessi, gli avversari e questa competizione. «Certa­mente questa gara di Coppa Italia all'Olimpico contro la Roma - ha affermato il presi­dente Stefano Fantinel - non giunge in un momento molto felice e favorevole per noi ma questo non significa che non ci teniamo a fare bella fi­gura. Chi scende in campo dovrà dare il massimo, e poi una bella prestazione contro la Roma potrebbe darci an­che quell'impulso positivo per i prossimi impegni».

Se in campionato ormai da tan­tissimi anni Triestina e Ro­ma non si affrontano più, un filo sottile invece lega le due squadre in Coppa Italia visto che questa è la terza sfida nelle ultime sette stagioni. La prima nel 2002-2003 quando l’allora formazione guidata da Ezio Rossi sfiorò l'impre­sa venendo eliminata solo ai rigori dopo due pareggi per 1-1. L'altra sfida tre anni fa, più facile il cammino dei giallorossi vittoriosi sia a Trieste (2-1) che in casa (2­0).



Ma un rapporto più che po­sitivo c'è anche tra le due so­cietà, basti pensare ai nomi di Aquilani e Galloppa che proprio a Trieste ini­ziarono la lo­ro scalata co­sì come, ad esempio, Fer­ronetti. Un rapporto che continua e che quest’an­no ha portato in rosso alabar­dato il difensore Brosco, tut­tora di proprietà giallorossa, oltre a Scurto che con la Ro­ma ha giocato in , e Magliocchetti che invece ha iniziato nel settore giovanile romanista. Non sa­rà della partita Scurto, rima­sto a Trieste a curarsi da un infortunio, mentre Brosco e Magliocchetti potrebbero scendere in campo sin dal primo minuto.

Soprattutto per Riccardo Brosco, entrato nel giro dell’Under 21, la grande opportunità di un ri­lancio dopo una prima parte di stagione dal rendimento sicuramente positivo ma for­se, al di là della giovane età, un po' troppo altalenante. E la vetrina dell'Olimpico per il giovane ex capitano della Primavera sarà uno stimolo del tutto particolare.