La penna degli Altri 03/12/2009 20:20

Vucinic chiude il conto svizzero

La Roma, tanto per non smentirsi, è entrata in campo sbadigliando, come un bambino che aspetta soltanto il bacino della buona notte per andarsene a nanna. E il Basilea ha provato a mandarla a nanna. Dopo venti minuti di monologo, Huggel di testa batteva tutti. In realtà batteva soltanto il suo compagno d’avventura, Streller, l’unico che poteva dargli fastidio. I difensori giallorossi? Non si è capito bene, ma in molti hanno giurato che non stavano giocando a carte. Distrazione, 0-1, qualificazione compromessa.



A questo punto l’altra Roma, quella che basta a punire un Basilea che aveva avuto tre occasioni (Huggel, Streller, Frei) e aveva fatto centro soltanto alla quarta. E così con Vucinic e Perrotta (liberato alla grande dal montenegrino) la Roma cominciava a pareggiare perlomeno le occasioni sciupate. Poi a un passo da Wessels veniva spintonato da Gelabert. Rigore, tiro, gol: che fa sempre 10. Era il 32’ di un’altra partita, con un’altra Roma.



Nella ripresa, mentre Ranieri faceva scaldare Baptista, Taddei e Okaka, Menez (fra i peggiori) decideva di sgranchire le gambe e partecipava alla migliore azione della partita, tutti passaggi di prima, con che trovava Vucinic in area, botta al volo di sinistro sul primo palo alla destra del . Gol di quelli che danno un senso agli highlights.



Appena il tempo di esultare che Baptista rimetteva tutti con i piedi per terra. Entrato con exTaddei (aspettiamo che torni Taddei), è rotolato in terra a ogni soffio di vento. Come si dice? Grosso e...? A Ranieri, romano di Testaccio, sicuramente non sfugge l’aggettivo. Come non gli sfugge la qualificazione. La sua Roma divertirà poco, ma avanza. Non ci fosse il derby dopodomani, Mister Allegria avrebbe potuto stappare una bottiglia.