La penna degli Altri 06/12/2009 10:45

«Voglio una Roma lucida e concreta»



Niente alchimie tattiche. In questi momenti contano la testa e il cuore: «E’ una partita che fa storia a sè. Bisogna restare molto lucidi. La dif­ferenza la farà la determinazione, chi ne avrà di più vincerà» .



Non gli piace sentire dire che la Roma è la fa­vorita:

«Il derby non dà punti di riferimento, di solito è favorito chi sta peggio, ultimamente è sta­to così» .



Ha ricordi sbiaditi dei derby, lui spesso così lontano da casa: «I ricordi da tifoso si perdono nella notte dei tempi. La era per tre quarti giallorossa, ma c’erano anche i laziali. Due tifoserie a contatto e non accadeva nulla. C’era lo sfottò e mi auguro che ci sia anche sta­volta. Lo sfottò è il sale di Roma. Da allenatore mi faceva piacere sapere delle vittorie della Ro­ma, ma seguivo poco, avevo mille pensieri in te­sta per le mie squadre» .



Tre romani nella Roma, uno in panchina e due in campo. Nessuno nella Lazio. Non è detto che sia un vantaggio: «Noi la sentia­mo di più. Non credo che sia un vantaggio. Quello che conta è es­sere determinati e concentrati su quello che dobbiamo fare. I gio­catori stanno bene, sono fiducio­si, sanno l’importanza della po­sta in palio e vogliono fare una grandissima partita» .



Due soli brasiliani in campo, Julio Sergio e Juan, altri quattro in panchina. Ra­nieri ha scelto. E punta forte su : «Non ha recuperato perfettamente, lo sforzo di giove­dì l’ha pagato più degli altri. Ma credo che starà bene» . E punta anche su Menez e Vucinic: «Sono soddisfatto, stanno facendo bene. Con questa for­mula abbiamo qualcosa in più da offrire sotto l’aspetto tecnico e questo per me è molto impor­tante » .



Non si aspetta una Lazio rassegnata o allo sban­do:

«Mi aspetto di trovare una squadra determi­nata, con il coltello tra i denti che lotterà dal pri­mo all’ultimo minuto. Non credo a una squadra in crisi, le differenze sono minime tra noi e loro. Hanno una difesa molto più ermetica della nostra» .

Di derby ne ha vinti tanti, ma sono un’altra storia: «Quello vinto con l’Atletico credo che sia stato l’ultimo che il Real ha perso in ca­sa. A Londra di derby ne fai tanti e non tutti sono sentiti alla stessa maniera. Quello più sentito dal Chelsea è quello con il Fulham» .



Zarate
è il pericolo numero uno: «Una volta c’era la marcatura a uomo, con la zona bisogna aiutarsi, cercando di stare più compatti e vicini» . ha detto che Zarate non è ancora un grande campione: «E’ giovane, ha la stoffa per diventar­lo. Sarà il corso della sua carriera a dire se ci riu­scirà. Ma ha il patentino per diventare un cam­pione » .



soffre molto il derby: «Lo soffre perchè lo sente in modo particolare. Ma ormai ne ha fatti tanti, saprà come caricarsi e restare tranquillo» .

Poteva diventare allenatore della Lazio: «Ci so­no state voci, tanti anni fa. Ma solo voci. Sono al­lenatore della Roma ormai, dove vado?» .

Gli sfugge l’unico sorriso della conferenza stampa. Torna una maschera quando parla dell’arbitro:

«Rizzoli è internazionale, è uno dei migliori. Ho piena fiducia. Anche gli arbitri come calciatori e allenatori hanno momenti di forma e altri meno» .

Una vittoria nel derby potrebbe rappresentare la svolta. Ranieri preferisce non caricare troppo la sfida con la Lazio: « Non so se potrà essere la svolta. Per noi romani è molto importante vince­re, ma la svolta verrà più avanti. Dobbiamo lot­tare per tutto il campionato e alla fine tireremo le somme» . L’ultima vittoria della Lazio in cam­pionato risale al 30 agosto: «Per la legge dei gran­di numeri prima o poi la Lazio si riscatterà. Spe­riamo dalla prossima settimana...» .