Dolori e regali «Volevamo chiu­dere il 2009 nel modo migliore e agganciare il quarto posto. Ora la classifica è dalla nostra parte, dovremo riprendere dal­la prossima partita con questo stesso ritmo e questa convinzio­ne », così parlò Totti dal suo blog. Già, ma doveva essere la sua giornata, rinnovo da festeg­giare con un gol al Parma, la sua preda preferita, così ci sa­rebbe stato un aggancio nell’ag­gancio, quello a Signori nella classifica dei cannonieri di A. E invece era un Totti a mezzo ser­vizio anche prima di farsi male, all’inizio della ripresa: tampo­nato da Paci, un paio di minuti a toccarsi la gamba, via libera a Okaka (si farà male pure lui) e di corsa a Villa Stuart. Niente panico, però: «Contusione al va­sto mediale e infiammazione dell’inserzione quadricipitale della gamba destra», dice il bol­lettino medico. L’infiammazio­ne è un po’ più fastidiosa, ma la sosta — che Ranieri maledice: «Volevo battere il ferro finché era caldo» — nel caso di Totti è invece benedetta: «Il mio infor­tunio è roba di poco conto, sto bene, sarò a disposizione alla ri­presa del campionato». Quan­do aspetterà i doni della Befa­na, in crisi pure lei, però: più fa­cile che l’attaccante (Toni? Sua­zo?) e il terzino (Dossena?) che cerca la Roma arrivino a fine gennaio, in saldo. Ranieri: «Compatibilmente con le no­stre risorse». Appunto.