Sino a qualche giorno fa, l’ex azzurro, 32 anni, chiamato a Roma anche da Totti, era obiettivo quasi impossibile: colpa dell’ingaggio, troppo alto per la società giallorossa. Toni guadagna sei milioni netti a stagioni, quindi tre netti sino a giugno. E’ stato, però, il centravanti a sbloccare la situazione, chiamando i dirigenti romanisti per avvertirli di essere pronto a rinunciare a una parte dello stipendio: «Pur di tornare in Italia e di vestire la maglia della Roma, sono pronto a venirvi incontro». E’ già sceso a due milioni e mezzo (rispetto ai tre), grazie all’intervento del Bayern che gli garantirebbe 500 mila euro pur di risparmiare sino a fine stagione sull’ingaggio di un calciatore che è come se fosse fuori rosa. Ballano, dunque, 400-500 mila euro, ma la Roma è convinta di riuscire a mettere nero su bianco in questi giorni. Chiudendo a due milioni, forse pure meno se Toni rinuncerà anche ai premi.

Con l’Inter, invece, la Roma sta parlando per il prestito di Baptista, con diritto di riscatto a favore del club nerazzurro. Ma Pandev, nel caso in cui firmasse per Moratti, potrebbe diventare un ostacolo alla cessione del brasiliano. Intanto Roberto Mancini sta inviando messaggi a Daniele De Rossi. Sul mediano, dopo il Chelsea, adesso c’è ufficialmente anche il Manchester City.