Non conferma, anzi smentisce con forza, il sottosegretario per i Beni e attività culturali Francesco Giro: «All’orizzonte non ci sono nuovi vincoli nella zona nord e nord-est di Roma». Sulla Romanina, comunque, c’è un altro terreno sempre di proprietà di Scarpellini. La zona è già edificabile e basterebbe una variante al piano regolatore per permettere la costruzione dello stadio. Prima di pensare al nuovo impianto, però, ci sarà da aspettare la legge e da osservare gli sviluppi della battaglia legale in corso tra Unicredit e Italpetroli. Alemanno presto incontrerà Angelini. Tutto va avanti, come sempre, sulla pelle della Roma e dei suoi tifosi.