La penna degli Altri 13/12/2009 10:39

Spalletti, il suo è un lungo addio «A Roma lascio il mio cuore»

C’è chi dice che i circa 4 milioni netti l’anno abbiano avuto la loro importanza. «Anche a Roma la questione economica mi è sempre stata “sbattuta” in faccia. I fatti dicono, però, che il soldi io li ho lasciati sul tavolo di Trigoria e non credo sia capitato spesso. L’offerta economica è un elemento certamente importante ma non il più importante». Spalletti si porterà dietro la famiglia. «Vado a San Pietroburgo con la mia famiglia per vivere questa bellissima à e la squadra in modo totale, come è mio costume. Non vado in missione a strappare il miglior contratto, ma a lavorare nel modo migliore per la mia società, per costruire quanto prima un progetto che possa portare il club a occupare stabilmente il posto che gli compete sia in ambito nazionale che europeo. Per fare tutto questo si devono creare le condizioni ideali anche sotto il profilo personale. Ed io ho bisogno della mia famiglia: Tamara ed i ragazzi hanno accettato ad occhi chiusi con amore infinito. I miei figli, come è accaduto durante la gestione Ranieri, rimarranno sempre due della Sud, anche a migliaia di chilometri».

Se avesse aspettato avrebbe potuto scegliere panchine più importanti, Nazionale compresa. «Tra i miei obiettivi avevo messo un’esperienza all’estero che desse ulteriore spessore al lavoro svolto in questi anni. Vado ad allenare un club importante che ha avuto un passato glorioso e che quest’hanno ha fatto un bel campionato. Un club che ha mostrato grande disponibilità rispetto alla possibilità di riorganizzare, insieme a me, l’intera struttura. Le voci di questi mesi mi hanno senz’altro fatto piacere, ma ho ricevuto una proposta convincente sotto ogni profilo». Il suo staff dovrebbe seguirlo. «C’è ancora tempo per certe valutazioni. Quando ti trasferisci in un paese con cultura e tradizioni diverse è giusto anche tener conto della presenza necessaria di collaboratori che siano espressione diretta della società». Bruno Conti gli ha consigliato di mettere il colbacco. «So che Bruno mi vuole bene e si preoccupa anche della mia salute, ma stia tranquillo. Quando fa freddo davvero il campionato è fermo. E in quel periodo sarò a tifare Roma. Spero di trovarlo nella prossima . E Forza Roma, sempre».