La penna degli Altri 16/12/2009 12:55

Scontri per la morte di Sandri, condannate 18 persone

A tutti è stato disposto il daspo per qualunque tipo di manifestazione. L’attacco alle caserme deciso il giorno della morte di Gabriele Sandri fu una delle ultime spedizioni organizzate dal gruppo. Ma l’aggressione ai luoghi simboli della sicurezza dello Stato rappresentò soltanto una delle tappe di una lunga catena di inquietanti fatti di violenza. Ben prima dell’11 novembre di due anni fa la banda di ultras aveva pianificato diverse spedizioni punitive contro immaginari avversari politici o sportivi. La triste odissea ebbe inizio la sera del 28 giugno a villa Ada quando quattro imputati aggredirono gli spettatori del gruppo rock di sinistra Banda Bassotti. Passarono pochi mesi. A ottobre del’07 il gruppo tornò ad agire occupando un immobile dell’Atac. Ancora pochi giorni furono necessari per mettere in atto il tentativo di dare fuoco ad una baracca Rom. In quel caso l’intento della banda era vendicare la morte di Giovanna Reggiani. L’attacco alle caserme fu quindi la manifestazione violenta più impressionate e preoccupante, comeè stato ricostruito nel corso del processo. Tuttavia tra gli episodi era uno tra gli anelli di una catena di aggressioni ben ponderate dai membri del gruppo. Una storia che si chiuse a febbraio del 2008 allorché il gruppo assalì il locale Sally Brorwn, rappresentato in dibattimento come parte civile dall’avvocato Fabio Risi. Quella era la spedizione conclusiva di una escalation terminata con la retata delle forze dell’ordine e il conseguente arresto dei venti imputati.

A fomentare le azioni della maggior parte degli imputati, almeno secondo le accuse a cui hanno dato credito i giudici, furono motivi riconducibili all’odio politico nonché al disprezzo coltivato verso le forze dell’ordine. Molti degli imputati, di età compresa tra i 22 anni e i 35anni, erano abituali frequentatori delle curve di Roma e Lazio, anche se il denominatore comune per tutti sarebbero state le simpatie di estrema destra, come starebbe a dimostrare la provenienza di alcuni tra gli imputati da ambienti contigui a Forza Nuova. La parte più corposa del processo è stato dedicato all’11 novembre del 2007, la giornata trasformatasi in triste simbolo della contesa tra sedicenti tifosi e Stato. La mattina morì Gabriele Sandri, evento che scatenò gli animi violenti di sedici tra gli imputati che lanciarono l’assalto alle caserme delle forze dell’ordine. Contrariamente a quello che sembrò agli occhi di tutti un evento di sporadica violenza, l’attacco pertanto era la meta di un lungo percorso di azioni contro chiunque avesse idee diverse dal gruppo.