Un po’ come è successo da queste parti. «Il bilancio qui è ancora aperto, stiamo in una fase di risalita, quello che ci siamo prefissati è riportare la Roma in alto, però ancoramancatanto. Dopouninizio stentato, per via delle contestazioni e il resto, i tifosi hanno capito che era importante starci vicino. Quando c’è un sodalizio della squadra con la sua gente, si riesce a dare molto di più.Quandosono arrivato i ragazzi erano perplessi e spaesati.Non riuscivano a fare le cose che gli riuscivano prima. Ora hanno recuperato fiducia e autostima. C’è un gruppo solido. Spero di vedere lo stadio pieno contro il Parma (saranno 40 mila spettattori, anche meno, ndr)». Che partita prevede? «Difficilissima, la squadra di Guidolin è una delle più in forma, guidata da un ottimo. Non ci farà giocare bene, ci presserà a tutto campo. Non sarà una partita semplice. Ci sarà da correre, da pressare, loro non ci daranno due secondi ditempoper giocare la palla. Guidolin? Le sue squadre nonfanno mai giocar bene nessuno, quandosono in forma sono rogne, e adesso stanno in forma,per cui temo un po’ tutto. Dovremoessere pazienti,meticolosi, attentissimi».



Formazione: non ci sono Doni, Cerci, Mexes, Cicinho e Tonetto, più o meno infortunati e Perrotta squalificato. Capitolo mercato. Non si fanno nomi, ma le idee sono chiare. L’attaccante? «Io lo chiedo, perché è meglio averlo che non averlo, per cui prima lo portiamo dentro e meglio è. Doni va via? Ma non credo, per me è un giocatore della Roma. Se uno lo chiede che vuole andar via o ha problemi lo dice. Ma non parlo per lui,parlo in generale, questo è un gruppo solido e compatto. Il terzino sinistro? Ci stiamo pensando ».Pergiugno, piùcheper gennaio.Masi vedrà. C’è sempre Molinaro lì che aspetta, mentre quanto all’attaccante Suazo viene dato in arrivo.