La penna degli Altri 31/12/2009 10:08

Roma-Cicinho, aria di divorzio

RIENTRO - Ieri Ci­cinho, come tutti gli altri sudamericani che sono andati a ca­sa per le festività natalizie, si è pre­sentato nel centro sportivo giallo­rosso per la ripresa degli allena­menti, fissata due giorni dopo quel­la degli europei romanisti. E’ stato immediatamente convocato dalla società. A riceverlo c’erano Pradè, Montali e Bruno Conti. Al giocatore è stato fatto notare come alla socie­tà non sia assolutamente piaciuto, al di là dei contenuti, il fatto che abbia rilasciato un’intervista senza per­messo come da regolamento inter­no. Cosa che porterà a una multa nei confronti del difensore, anche se da parte della dirigenza non c’è l’inten­zione di calcare la mano (entità del­la multa), proprio in considerazione dei suoi precedenti comportamenti, sempre improntati alla mitezza e senza mai essere stato uno di quei giocatori che fanno della chiacchie­ra un’abitudine quotidiana. Montali è stato chiarissimo con il giocatore: «Certi comportamenti sono inaccet­tabili da parte della Roma. Le cose si dicono alla società, non si fanno sapere attraverso i giornali, ancora di più quando ai dirigenti mai era stato manifestato quello che Cicin­ho ha detto in Brasile. Si viene, in­vece, in sede, si mette al corrente la società, ma in ogni caso è la Roma che decide. E su questo non si discute».

«Cicinho è un bravissimo ragaz­zo, era giusto farci una chiacchierata, gli abbiamo ricordato che c’è un re­golamento da rispettare, ci ha spie­gato cosa vuole, con molta serenità, rimane un giocatore della Roma, più in là vedremo», queste in sinte­si le parole del ds Pradè al termine della chiacchierata con il giocatore durata non più di una quindicina minuti, subito dopo pranzo e prima che il brasiliano andasse in campo per l’allenamento di ieri pomerig­gio.

RICHIESTE - Quello che vuole Cicin­ho, peraltro, è un verbo: giocare. E se non è possibile farlo nella Roma di oggi, si è detto disposto anche a una riduzione dell’ingaggio (un mi­lione netto per i prossimi sei mesi, fanno due lordi) pur di tornare a sentire il suo nome in una formazio­ne titolare. Ha chiesto di dargli que­sta possibilità, ben sapendo che in Brasile ci sono vari club che sareb­bero pronti a prenderlo. Dopo l’In­ternacional di Porto Alegre e il San Paolo, l’ultimo che si è fatto avanti è il Cruzeiro di Belo Horizonte che sta cedendo per quattro milioni e mez­zo il suo esterno Jonathan e sarebbe disposto a reinvestire una parte di questi soldi per il prestito oneroso di Cicin­ho con una cifra prefissata per il riscatto. Ipotesi che ci può stare, ma non prima di un paio di setti­mane. Il procu­ratore del gioca­tore, Ricardo Sarti, è in Brasile, domenica sera si imbarcherà per l’Italia (ieri ha par­lato più volte al telefono con il suo assistito, oggi potrebbe farlo con i dirigenti giallorossi), lunedì proba­bilmente sarà a Trigoria per un in­contro in cui cercare una via d’usci­ta a questa situazione come ci ha di­chiarato telefonicamente: «Cicinho vuole solo giocare. Sarebbe felicissi­mo di poterlo fare per la Roma, ma non sa se sarà possibile. Incontrerò i dirigenti romanisti, ci sono anche club europei che vorrebbero il gio­catore, vedremo quale sarà la solu­zione migliore per tutti». L’impres­sione è che sia un arrivederci.