La penna degli Altri 20/12/2009 10:06
Ricordi, Record, Grandi Emozioni
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Quale migliore occasione per chiudere lanno salutandola gente con una vittoria e che ci riporterebbe finalmente al posto che più compete ad una società come quella giallorossa? Daltronde Roma- Parma è sempre stata la partita dei ricordi, dei recorde delle grandi emozioni. Proprio lultima volta che le due squadre si incontrarono (1 marzo2008), Francesco Totti venne premiato in mezzo al campo da Giacomino Losi per aver superato il suo record di 386 presenze in maglia giallorossa. Sempre col Parma il capitano fece suo il primato di reti segnate per la Roma, superando Roberto Pruzzo a quota 107 (19 dicembre 2004, Roma-Parma 5- 1, anche quella volta era la partita che precedeva la sosta natalizia) nello stesso giorno dellesordio in Serie A del giovanissimo Gianluca Curci. La squadra emiliana è anche quella contro cui Totti ha segnato il maggior numero di reti, ben 14. Quasi superfluo ricordare quel Roma-Parma del 17 giugno 2001, quando ci aggiudicammo il nostro terzo scudetto scatenando lincontenibile gioia di una città intera che fece festa per più di 30 giorni. Parma è simpatica, racchiude tra le strade lefficienza delle province del Nord e la voglia di vivere della gente emiliana. Non è un caso se, ai tempi di mister Nevio Scala (28 presenze in giallorosso e 1 gol contro il Vicenza nella stagione 66/67), la descrivevano come unIsola Felice. Daccordo, tanti anni nella massima serie hanno contagiato anche quellisola, ma non potrò mai dimenticare lenorme striscione di benvenuto che trovammo affisso proprio alluscita dellautostrada in occasione della loro prima stagione in Serie A, e laccoglienza calda dellambiente. Era il campionato 1990- 91 e perdemmo 2-1, con gol di Brolin e unautorete di Nela, inframezzate dal temporaneo pareggio di capitan Giannini.
Oggi, quando le squadre scenderanno in campo, mi torneranno in mente tutte queste cose, e ad acuire un senso di nostalgia per tante indimenticabili giornate contribuirà anche Christian Panucci che dopo 8 anni in giallorosso tornerà nel suo stadio con una maglia diversa. Che peccato avere compromesso tutto con quella sclerata di Napoli dove, dopo aver rifiutato la stessa panchina in cui si accomodò anche capitan Totti, convocò la stampa per dire a tutti che avrebbe voluto lasciare subito la Roma. Poi non gli riuscì, perché mancavano ormai pochi giorni alla fine del mercato di gennaio, ma il rapporto con Spalletti e con la società si era irrimediabilmente compromesso quel giorno. Un errore fatale che lo stesso Panucci ha riconosciuto pubblicamente ma che la società, forse troppo irremovibile, non gli ha più perdonato. Peccato, perchè avrebbe potuto terminare qui la sua carriera e rimanere a Roma anche come dirigente, e invece oggi andrà sotto la Sud a salutare i suoitifosi con una maglia diversa da quella con cui pensava avrebbe chiuso una brillante carriera.