La penna degli Altri 04/12/2009 09:41

Ranieri: "La Roma non s’arrende mai"



DERBY - Domenica il derby. Ranieri comince­rà a pensarci da oggi: « Ci arriviamo con una serie di partite vittoriose e ci arriviamo bene contro una Lazio arrabbiata. Dovremo essere anche noi arrabbiati mentalmente. Per ora non so dire che partita sarà, ho talmente tanta adre­nalina per questo impegno, sto pensando anco­ra alla gara con il Basilea, agli errori commes­si. Al derby ci penserò a mente fredda, adesso è prematuro ».

Non teme il dispendio di energie di ieri sera: « Anche la Lazio ha giocato mercoledì, ha viag­giato. Sotto questo punto di vista siamo pari ». Non sarà necessariamente il der­by a far fare il salto definitivo in classifica alla Roma: « No, abbia­mo tutto il campionato davanti per dare risposte definitive ».



SCHEMA - Il secondo gol è frut­to di uno schema, come il secon­do di domenica a Bergamo. La squadra sta assimilando le sue idee: « Il gol di Vucinic è stato bellissimo. Ci avevamo provato altre volte a fa­re un contropiede su azione manovrata con tut­ti passaggi di prima, questa volta è riuscito. Il problema è sempre quello di subìre gol che ci porta poi a faticare per rimontare. Non sempre succederà. Alcune cose che voglio si vedono, altre meno. Il grosso del lavoro lo facciamo per la difesa, però prendiamo sempre gol. Andia­mo avanti prima o poi ne verremo a capo, inu­tile rimarcare sempre gli errori della difesa ».



DIFESA
- Ranieri individua l’aspetto negativo che porta a subìre tanti gol: « Ogni volta com­mettiamo lo stesso errore. Gli avversari ci trag­gono in inganno, ci attraggono fuori e noi ci ca­schiamo sempre. Questa volta hanno portato fuori Cicinho e Mexes e Burdisso ha tentato di recuperare. Pecchiamo di inge­nuità, non riusciamo a capire su­bito lo sviluppo dell’azione, dob­biamo essere più intraprendenti e più rapidi a far fronte alla si­tuazione».



CICINHO - La scelta di Cicinho è anche un modo per recuperare un giocatore dal punto di vista psicologico: «Credo che le moti­vazioni gliele avevo date quando lo avevo mes­so in campo contro il Cska Sofia in un ruolo non suo, perchè non era ancora in condizione. Da allora ci ha dato di più dentro, si è allenato be­ne. Veniva da sei mesi di stop, ma è un giocato­re di grossa personalità e con un buon piede. Ultimamente da avversario avevo visto che aveva imparato a difendere, a fare la diagona­le. E’ un giocatore importante per la noi ».

La Roma è una squadra tecnica, ma anche con grande carica agonistica: « Fa parte del mio carattere non arrendersi mai, soprattutto nei momenti difficili. Ma non adesso, anche quan­do abbiamo fatto tre sconfitte di fila. In quel pe­riodo venivamo puniti alla prima azione, erava­mo tartassati dalla fortuna. Invece questa vol­ta no, il Basilea ha attaccato molto e meritava il pari, onesta­mente».



SINGOLI - Julio Sergio è stato ancora protagonista: « Sta attra­versando un periodo di forma, ha salvato diverse volte la porta. Ci sta regalando interven­ti, è un bell’acquisto anche lui ».

I cambi nella ripresa non sono stati fatti in chiave derby: « Non ho cercato di far riposare alcuni elementi, ma pensavo al­l’andamento della partita. Stavamo subendo sulla fasce, dove loro erano veloci e stavamo ballando troppo ».

Infine il pensiero per : « Voglio rin­graziare Daniele. Pensavo di utilizzarlo mez­z’ora, invece ha retto fino alla fine ».