La penna degli Altri 28/12/2009 09:34
Papà e mamma: «Siamo felicissimi è la scelta giusta»
Mamma Valeria e la Magica. La signora Toni è sul terrazzo. Come se attendesse l'ennesimo cronista, arrampicato qua nella patria delle tigelle e dei rapporti umani diretti, che l'interroghi sul suo Luca: « Se giocherà nella Roma: sarà un bel regalo di Natale in ritardo. Siamo emozionati, felici, convinti che sia la scelta giusta. Però, anche a Monaco, Luca stava bene. La gente è sempre stata dalla sua parte. Pensi che è nato un elefante in uno zoo tedesco e l'hanno chiamato Luca Toni. Ma Roma per noi è qualcosa di speciale. Qualche giorno fa aspettavo Luca qui a casa e non vedendolo arrivare gli ho telefonato. L'ho sentito con il fiatone e allora gli ho chiesto cosa stesse facendo: mi ha detto che si stava allenando per la Magica» . Con una g sola, ma imparerà presto.
Gente perbene, i Toni. E mamma Valeria è la vicina di casa che tutti vorrebbero avere. Fa ancora la bidella alle scuole di Serramazzoni. Gentile, sorridente, premurosa. Decisione di famiglia.
Arriva Giancarlo, il papà, assente per acquisto giornali. Viene incontro con l'aria paciosa del montanaro che conosce larte dell'ospitalità: «Siamo felicissimi e un po' preoccupati. In Germania non si vive la pressione che esiste nel nostro Paese. Qualche sera fa Luca è venuto a cena qui: ha chiamato anche il fratello Andrea e ci ha detto quello che voleva fare. Noi siamo al suo fianco perché dopo Palermo non ci spaventa più nulla. Quel giorno me lo ricordo bene: giocava a Brescia in A. Arrivò a casa e ci disse che andava a Palermo in serie B. Non capimmo, si allontanava tanto rispetto al solito, ma accettammo la sua scelta» .
La semplicità, le buone maniere, la correttezza sono i pilastri di questa famiglia. Roma e gli intonaci. Giancarlo racconta con modestia: «Io a Roma sono stato una volta a fare gli intonaci in un cantiere di Caltagirone. Oh, non ho visto nulla, solo tanto lavoro. Alla prima di Luca però Valeria non manchiamo vero? » . La bidella di Serra, orgogliosa di rivendicarlo, annuisce felice. Fosse per la famiglia Toni, il contratto sarebbe già firmato. Ed allora via ad aprire il cassetto dei ricordi. Papà Giancarlo: «Roma è nel destino di Luca. Finale del campionato Berretti con il Modena. Giocava contro la Lodigiani ed aveva pure la febbre. Fece una gran partita e segnò un gol. Sono convinto che chi segnalò Luca alla Lodigiani vide quella partita».
Marta, futura nuora. Ancora mamma Valeria che ci tiene a sottolineare la normalità della famiglia: « La nostra vita non è cambiata, semmai è quella di Luca ad essere diversa. E' la sua vita, noi siamo gente di montagna, orgogliosi di esserlo e di restarlo. Mi fa sorridere quando la gente in paese mi chiede se non sono imbarazzata quando viene a cena la fidanzata di mio figlio, una top model. Questa sera (ieri) alla scuola fanno una cena e verrà anche Marta (Cecchetto, la top model fidanzata storica di Luca). Tigelle e borlenghi per tutti e Marta, ancora una volta, si dimostrerà la ragazza più semplice che io abbia mai conosciuto. Conosce l'arte del saper mettere a proprio agio gli altri ed è sempre sorridente quando viene a trovarci. Da quasi suocera, posso dire che sono fortunata. Nipoti? Arriveranno, io e Giancarlo siamo in attesa. E spesso ci prendono in giro dicendo che quando arriverà il primo non si fermeranno più» .
Gioca dove gli vogliono bene. Poi, palla a papà Giancarlo: « Luca sceglie la squadra che dimostra di volergli bene. Quando è andato a Monaco di Baviera gli hanno fatto una corte esagerata. Rummenigge è andato a Montale tre volte ed ha caricato su un volo privato Luca e i suoi amici, per fargli vedere la città di Monaco. Cerano anche Juve e Milan. I primi lavrebbero preso ma Trezeguet scelse ancora una volta di restare. Al Milan aveva tanti estimatori ma forse quello più importante non stravedeva per lui. Ed oggi ecco la Roma. Ero a casa sua quando ha chiamato Totti. Gli ha detto: Ahò, che famo?.
E poi De Rossi, Perrotta, la dottoressa Sensi. Gli hanno fatto sentire tanto affetto. Luca è come noi: siamo gente semplice che crede nei rapporti umani». Il segreto di un campione del Mondo, nato a Stella Casa Bartolacelli, è tutto in questa famiglia.