La penna degli Altri 19/12/2009 10:32
Non è un regalo, ma un suggello
Niente e nessuno ha mai potuto scollare il ragazzo di Porta Metronia dal suo destino. La sua è una storia perfetta, come quella di Gianni Rivera e di Paolo Maldini al Milan o di Giacinto Facchetti allInter. Ancora più della loro. Ancora più impastata di sangue, carne, destino. Il contratto a vita non è un generoso regalo di Rosella, ma linevitabile suggello di questa storia. Perché nessun addio è concepibile quando si tratta di Francesco Totti: ringrazi se stesso, a seguire mamma Fiorella, i tifosi e subito dopo, certamente, Franco Sensi. Il primo a credere veramente in lui, quando esotici personaggi venuti dalla Patagonia si erano messi in testa di cederlo al miglior offerente. Il primo, Sensi, a riconoscergli un contratto importante quando era ancora un ragazzo. Francesco lo ha ricordato nella sua lettera pubblica. Confermando due virtù sempre più rare di questi tempi: la memoria e la riconoscenza.