La penna degli Altri 20/12/2009 09:55
Montali: "Roma, così andrai dritta in Champions"
Montali, è emozionato?
«Solo fino al match. Mia moglie e mio figlio vivono a Parma, io lavoro a Roma. Sulla tabella ho messo 1, ma mi hanno già chiamato in tanti da casa per dirmi che ci faranno lo scherzetto. Tutto merito del presidente Ghirardi».
Di telefonate gliene giungono anche da Torino. È rimpianto? Perché si è rotto il feeling?
«Ho molti amici alla Juve. Con Blanc non si è creata la chimica giusta. Dopo tre anni volevo continuare a crescere, ma ci siamo accorti di non avere la stessa idea di lavoro. Cè chi ama accentrare, chi delegare. Alla Roma si fa così, e devo ringraziare Conti, Pradé e la Mazzoleni per avermi accolto così bene. Non lo dimenticherò».
Intanto ha le idee chiare: lotta scudetto in due-tre anni.
«Il primo giorno che dormivo a Trigoria ci hanno lanciato le bombe carta, adesso pensiamo in grande. Se la Roma ha vinto 3 titoli in 82 anni, non è detto che questo trend debba continuare. Occorre avere killer instinct e rimanere coi piedi per terra. Avevo anche altre offerte ( Napoli, ndr ), ma il progetto della presidente Rosella Sensi mi ha convinto».
Mai pensato di trasformarsi in allenatore di calcio?
«Una volta me lhanno proposto, era una squadra di Interregionale, ma credo molto alle specificità. Comunque, quando allenavo, andavo a vedere il lavoro che faceva a Parma Arrigo Sacchi e lo riempivo di domande. In compenso nel 2005 mi hanno offerto di fare il d.g. della Lottomatica basket, evidentemente Roma era nel mio destino. Per questo vorremmo rivincere uno scudetto: farlo qui come ad Atene è diverso che da altre parti».
Curiosità. Il suo ex collega Velasco è entrato nel calcio prima di lei (Lazio e Inter): perché non ha lasciato il segno?
«Siamo persone completamente diverse. Cè chi riesce a fare certe cose, chi invece no. Non dico altro».
Visto che fa lindovino, 3 domande: come si piazzerà il Parma? La Roma arriverà in Champions? A fine stagione i Sensi saranno al timone?
«Non esageriamo. Dico solo che il Parma può davvero arrivare in Europa, noi lotteremo fino alla fine per quei posti e, sui Sensi, non vedo perché si dovrebbe pensare il contrario. La gratitudine è sempre il sentimento del giorno prima». Per il Parma, in fondo, sembra quasi una minaccia.