La penna degli Altri 11/12/2009 10:11

La Samp è in crisi ma vuole rialzarsi



Ma quello che ci ha colpito è stato l’atteggia­mento della Samp nel secondo tempo. E’ vero che doveva rimontare tre gol, ma non aveva nes­sun diritto di trasformare quei 45 minuti in un allenamento, anzi, trasformare se stessa in spet­tatrice della lunga melina del Milan. Abbiamo contato fino a 25 passaggi dei rossoneri prima che un doriano decidesse di provare a portar via la palla. Erano ancora paralizzati, avevano calpestato anche l’ultimo brandello di orgoglio. Sono state le due settimane più brutte della stagione della Samp che, fra le sue glorie meri­tate, ha pure la vittoria sui campioni d’Italia. Adesso molto dipenderà dal tecnico, il quale, sullo 0-3 a San Siro, dopo mezz’ora di partita, ha tolto un esterno d’attacco come Mannini e inse­rito un centrale difensivo come Lucchini: aveva paura che finisse in una terribile goleada, ma non è stato un segnale incoraggiante. Dipende­rà dalle sue risorse: se riuscirà a trasmettere alla squadra la sicurezza di un mese fa, la Samp tornerà a splendere grazie alla coppia Cassano-­Pazzini. E’ la forza di quella squadra che Del Neri ha (aveva?) organizzato in maniera assai efficace. Attraverso il classico (per lui) 4-4-2, la Samp aveva imposto il suo gioco, il suo equili­brio e la sua qualità. Era in possesso di una grande forza e il passaggio da Mazzarri (tecni­co decisivo per dare alla squadra una dimensio­ne importante) a Del Neri sembrava superato di slancio. Dal derby in poi, l’impressione è svani­ta.