La penna degli Altri 24/12/2009 10:50
Insostituibile Riise, norvegese di ferro della nuova Roma
Nessuno come il norvegese in questa prima parte della stagione. Un dato su tutti: la Roma fin qui ha giocato ventisette partite ufficiali, diciassette di campionato, quattro nei preliminari di Europa League, poi sei nel girone, Riise è stato presente in ventisei gare, unica volta che non ha risposto presente è stata in occasione della trasferta sul campo dellUdinese, tra laltro lultima gara persa dai giallorossi in questo anno che sta per salutarci. (ha giocato già 2.156 minuti sul totale dei 2.430 ufficiali disputati dalla Roma, recuperi esclusi). Poi, sempre presente, maniche corte pure quando a bordo campo cerano gli orsi bianchi, carnagione che si vede pure al buio, corsa che è un marchio di fabbrica, disponibilità totale per e con la squadra. In più quel feeling con il pubblico romanista che sin dallarrivo del vichingo da queste parti, lo ha preso in simpatia, dedicandogli cori e invitandolo a tirare pure quando riceve la palla dal portiere, perché il tifoso romanista ha sempre saputo riconoscere quei giocatori che, indipendentemente dalle qualità tecniche, quando vanno in campo danno sempre il cento per cento, come appunto fa il norvegese arrivato da Liverpool.
Il problema, semmai, è capire se Riise potrà reggere a questi ritmi sino al termine della stagione. E vero che si è abituato a giocare in Inghilterra dove, tanto per non farsi mancare niente, invece che una coppa nazionale ne hanno due (con tanto di ripetizioni di gare in caso di pareggio) in modo da giocare a un ritmo incredibile, comprese le festività natalizie. Ma è anche altrettanto vero che unalternativa a sinistra a Ranieri consentirebbe di far tirare il fiato al vichingo senza costringerlo a tour de force ai quali inevitabilmente paga pedaggio qualsiasi giocatore al mondo. Anche per questo, anzi soprattutto per questo, il tecnico giallorosso che è uno di quelli che solitamente di mercato non parla neppure sotto tortura, ha detto pubblicamente che, punta a parte, non gli dispiacerebbe se dal prossimo mercato di gennaio gli arrivasse un esterno sinistro di ruolo in modo da poter far rifiatare il vichingo e, pure, creare quella concorrenza nel ruolo che si trasforma poi nei protagonisti, nello stimolo a far sempre meglio. Oggi, se mai Riise dovesse fermarsi per un raffredore, nella rosa romanista non ci sarebbe unalternativa di ruolo visto che Tonetto è tuttora alle prese con guai fisici ( ci garantiscono però che con il prossimo anno questi guai dovrebbero essere definitivamente risolti, vedremo), Ranieri sarebbe costretto ad adattare uno dei suoi destri (Cassetti o Cicinho) in un ruolo che non è il loro anche se entrambi in qualche occasione in passato hanno già percorso la corsia sinistra. Riise, peraltro, non si preoccupa. Lui è pronto a giocarle tutte, maniche corte, corsa continua, piede che non si tira mai indietro, voglio di correre sotto la Sud a festeggiare un suo gol da cinquanta metri.