La penna degli Altri 24/12/2009 11:44

E' Natale, ma rimaniamo sempre cattivi. Ecco la mia lista di proscrizione

improvvisamente buono a Natale. Secondo la teoria degli “anti teoria natalizia” il citato esempio avendo sulle spalle ben altri nove mesi vissuti da stronzo sarà sicuramente stazionario, molto probabilmente peggiorato.

Niente riti abbreviati e sconti di pena e dunque andando contro la corrente buonista del santo Natale, noi “dell’anti teoria“ stiliamo la classifica dei non “condonati” quelli che tali erano e tali restano, anzi con l’anno nuovo saranno maggiormente posti sotto controllo. Niente auguri, ma liste di proscrizione. Venite gente in giallorosso...venite!! Chiamiamoci a raccolta e non molliamo il nemico di un centimetro. Il Natale lo passiamo in famiglia, gli altri a Natale non se devono beccà manco un saluto. Qualcuno di voi vuole fare gli auguri a Rosetti, ricordando le sue grandi direzioni arbitrali di San Siro? A Baiocco, in serie B? Moratti che c’ha fregato uno scudetto e che ancora ci rode? Bergamo che puzza ancora di Turone e che si è dato da fare anche come bravo designatore? Balotelli che si frega un rigore poi ci alza il dito e ci fa la linguaccia? Nicchi e la sua benemerita? Pairetto? Auguri a Bettega che torna in pista? Magari ci scappa una coppia di auguri ai Filippini o a Pinzi che come ci vede sbava pecorino? Fate, ma non vi seguiremo. La lista sarebbe lunga, ho solo buttato giù qualche nome, tanto per gradire. Qualcuno storcerà il naso, io lo storcerei volentieri a lui. Giallorossi si nasce e si sa, romanisti e di Roma non si diventa. Mai dimenticare, la storia sta lì a insegnarci che il tempo non è passato invano e chiede di non essere dimenticato, perché il futuro potrebbe essere…carta carbone. Noi li conosciamo, non sono migliori a Natale, il tempo passa e loro sono sempre presenti, pronti a ripetersi. A Natale non siamo tutti più buoni, i buoni siamo sempre e solo noi e tra di noi facciamoci gli auguri.

Mi perdonerete se preso da un sussulto improvviso, stringendo forte a me la stella cometa, l’alberello addobbato e le sue mille luci intermittenti, derogo e faccio l’unico e doveroso augurio di Natale. Lui lo merita. L’unico buono, l’unico piccolo grande uomo, l’unico che meriti la nostra attenzione, l’unico che ieri, oggi e domani sarà sempre fiero di se, delle sue idee e della sua romanità e…pronto a gioire con noi. Buon Natale, Lotito.