La penna degli Altri 18/12/2009 09:30
De Rossi: "La Roma, la mia vita"
Sui suoi sentimenti per «Al derby - ha detto al mensile Rivista Romanista in edicola oggi - a bordo campo cera un mio amico molto romanista, ma forse più mio amico che romanista. Lui mi dice sempre che dovrei andar via da Roma perché merito di vivere emozioni diverse e giocare partite tipo Real-Barcellona o Manchester-Liverpool. A fine partita lho incrociato, non sapevo neanche che stesse lì, ci siamo abbracciati e glielho detto: "Lo vedi, lo vedi perché resto qui, lo vedi?". Adesso finalmente ha capito».
Ah già, il derby: «Per qualcuno la Lazio ha fatto una gran partita Ma quale gran partita? Si sono difesi in undici e hanno fatto un tiro in porta su un passaggio sbagliato nostro».
IL FUTURO DELLA ROMA
È già Roma-Parma, per Daniele: «Ci stiamo riprendendo, mangiare il panettone da quarti sarebbe fondamentale. Mi piacerebbe vedere 60mila persone sugli spalti». Poi, in serata, ribadisce: «È una partita determinante per i nostri obiettivi. Vincendo possiamo agganciarli. E fondamentale giocarla come fosse una finale. Panucci? Abbiamo vissuto tantissime emozioni insieme. Lho sentito anche. E un amico e sarà strano ritrovarsi luno contro laltro. Sarà un piacere abbracciarlo». Intanto si parla di scudetto in due anni: «Queste previsioni lascio farle ad altri. Sicuramente cè voglia di ripartire. Ci sono stati problemi, e altri ne dovremo risolvere ma ci sono i presupposti per fare bene. Dobbiamo intanto arrivare tra le prime quattro. Poi punteremo ad andare più in alto possibile».
IL SUO FUTURO
Roma a vita. «Me ne andrei solo se lalternativa per la Roma fosse il fallimento. Non ho rimpianti. Roma è lunico posto dove voglio lavorare. Non ci sono altri discorsi da fare. Lunico rimpianto è di avere una sola carriera da porter donare alla Roma». Daniele De Rossi per sempre, come Francesco Totti? «Ne abbiamo già parlato, non dovrebbero esserci problemi e non è cambiato niente dallultima volta».
TOTTI
Già, a proposito di Roma a vita: «Francesco è fondamentale perché è il giocatore più importante della storia della Roma. Si sollevano sempre strane polemiche, troppi dubbi inspiegabili su di lui. E il giocatore che segna più di tutti da dieci anni. Ha tirato la carrettta per questa squadra in momenti difficili, nei quali altri se ne sarebbero andati. Lo trovo anche di cattivo gusto tutto questo. Ha firmato Totti, non si dovrebbero guardare le cifre. Tutti i romanisti dovrebbero essere contenti del rinnovo. Io capitano? Quando questo succederà vorrà dire che Totti avrà smesso, perciò aspettiamo. Al di là di questo dobbiamo festeggiare il contratto. Ripeto, si fanno discussioni che non capisco. Mi chiedo, se ne troverà uno più forte nei prossimi 30 anni? Pensiamo a questo e godiamocelo finché ce lo abbiamo ».
Totti in Nazionale? «Decide Lippi. Credo che i compagni in azzurro lo accetterebbero, come farebbero con altri. Del resto è il giocatore più talentuoso che si è visto dopo Baggio. In azzurro cè un gruppo che accetterebbe questi giocatori, qualora si comportassero sempre bene. E così è stato con Francesco».