La penna degli Altri 07/12/2009 11:37

Con Julio si vola

Con la suamanona si è opposto ad un tiro a botta sicura di Mauri, dopo che Zarate aveva preso il palo: i tifosi della Lazio già urlavano «gol», e Julio gli ha ricacciato l’urlo in gola. «Una parata decisiva: se avessimo preso gol, stavolta sarebbe stata molto dura rimontare». Già, nel derby dei protagonisti che non ti aspetti, non ti aspetti nemmeno che la Roma non prenda gol. E invece è capitato, grazie a quell’unica parata. Julio Sergio era il miglior terzo del mondo (copyright Spalletti), ora para tutto, pure la Lazio. Tanto che qualcuno gli chiede, ma un pensierino alla Seleçao? «Sarebbe un miracolo». Un altro? «Sono felice per questo derby, lo sognavo da tempo, è il mio riscatto e un’emozione bellissima », racconta Julio. E l’avventura continua: «Ci prenderemo altre soddisfazioni». Stiamo arrivando

Il pubblico romanista aspettava Vucinic. Anche ieri sera, un assist che vale tanto. «Ma io ho giocato male, per troppo tempo non sono entrato in partita, ero bloccato. Sono felice perMarco, simerita questa grande soddisfazione, io so cosa si prova. E sono contento per la nostra classifica, stiamo risalendo». Già, la zona ora è ad un solo punto. «Perciò questa vittoria è fondamentale — racconta Simone Perrotta—: oltre alla soddisfazione di aver vinto il derby, c’è la speranza di tornare nelle zone della classifica che ci competono. Siamo molto felici per questa vittoria, quasi come se avessimo alzato un trofeo. Noi fortunati? È vero, anche col Basilea, ma dopo tanti episodi negativi». A proposito, Mexes rassicura tutti sul suo infortunio: «Solo una distorsione al ginocchio, credo nulla di grave. La partita? È sempre una goduria battere la Lazio, non importa come».

Chiudiamo con Menez, apatico e nervoso. «Ho giocato davvero male, ma che importa se la squadra ha vinto?». Meno male che Cassetti c’è. E Julio Sergio, con le manone.