La penna degli Altri 21/12/2009 09:58

«Avanti così. Divertiamo i nostri tifosi»

«Quan­do vanno in campo calciato­ri di carisma e qualità hai sem­pre un assetto compatto e sicu­ro, ma non è solo la linea difensiva a funzionare. Ci sono certi calciatori che giocano poco ma si fanno trovare pronti, anche con Andre­olli è così. Ci vuole il lavoro di tutta la squadra. Prima ci facevano gol al pri­mo tiro in porta e ai ragazzi dicevo “continuate a lavorare, non può andare avanti in questo modo“. Ora tutti si ado­perano affinché la squadra resti com­patta, anche gli attaccanti si sacrifica­no nella fase difensiva. Dopo aver pre­so gol per 14 partite di fila adesso mi auguro che ce ne siano altrettante con la porta inviolata».

Dicembre è il suo mese migliore, è sempre stato così. Ora il tecnico è di­spiaciuto di andare in vacanza: «E’ un peccato fermarci adesso, ai giocatori ho chiesto sempre di continuare senza fer­marsi. Di spingere, lottare. Solo così si riconquista il pubblico di Roma e que­sta è la cosa più importante che abbia­mo fatto. Contro il Parma siamo stati in­telligenti a far girare palla, senza mai dar loro la possibilità di ripartire. Nel secondo tempo li abbiamo sotto ancora di più. La squadra sta attraver­sando un buon periodo di forma. Nessu­no si è accorto che noi abbiamo giocato mercoledì mentre loro ci stavano aspet­tando ». Gran parte del merito va a Ra­nieri, glielo ha ricono­sciuto anche il presiden­te. Il tecnico scherza con i giornalisti: «Ve ne ac­corgete adesso? Che guardate, la pallacane­stro? No, il merito è dei ragazzi perché l’allena­tore è come il cuoco, se manca la materia prima è inutile che cucini, sempre patate so­no... ».

Questa è la Roma di Ranieri: «No, è la mia squadra anche quando perde. Sot­to l’aspetto caratteriale e tattico ci cono­sciamo sempre di più. Ora ci aspetta un inizio del 2010 pirotecnico, tra gennaio e febbraio giocheremo ogni tre giorni, dovremo ricominciare come abbiamo concluso il 2009». L’allenatore non si abbandona ai facili entusiasmi: «Solo il tempo ci dirà se questa è la Roma vera. Abbiamo ancora margini di migliora­mento, il calcio è imponderabile, dob­biamo continuare ad avere fame».

La Roma è tornata a pensare in gran­de, Ranieri frena: «Non faccio tabelle, sono abituato a lavorare, già penso a dopo le feste come riprendere gli allena­menti. A me piace la concretezza, i pie­di ben piantati a terra. Dobbiamo fare i fatti, lasciamo sognare i tifosi. Comun­que le cose migliori credo di averle fat­te alla . Un terzo e un secondo po­sto con una neopromossa. Ora sono fe­licissimo di essere qui, spero di restare a lungo, significa che i risultati arriva­no ». Ha rigenerato Perrotta e Taddei e ieri si sono visti lampi del vero Baptista:

«Un allenatore deve tirare fuori il me­glio da qualsiasi atleta. Tra 30 giocato­ri qualcuno sicu­ramente si sente trascurato. Mi spiace, ci sono ragazzi che me­riterebbero di giocare e neppu­re li convoco. Io vedo quello che fanno in allena­mento. Taddei, Cassetti e Baptista se la­vorano come stanno facendo non posso­no non tornare ai loro livelli. Mi auguro che Baptista possa farci vedere chi è, un giocatore stupendo».

La lotta per la non consente soste: «Ci sono tante squadre che lottano per il quarto posto. Roma, e Palermo che hanno cambiato allenatore stanno lì. Noi saremo lì a lot­tare sino alla fine, i posti non sono stati ancora assegnati, ma alla fine del cam­pionato vorremmo essere lassù». Si aspetta rinforzi, ma senza fare pazzie: «Vorremmo trovare giocatori che fanno per la Roma, compatibilmente alle esi­genze economiche della società».