La penna degli Altri 17/12/2009 09:55
«Angelini parte lassalto finale», ma l'imprenditore smentisce
![](https://m.laroma24.it/IMG/DIRIGENTI/BIG-angelini convegno.jpg)
Lo scrive «L'Espresso» in edicola venerdì, in un articolo dedicato alle vicende della società giallorossa e alle strategie dell' industriale del farmaco, Francesco Angelini, che negli scorsi mesi è stato al centro di numerose indiscrezioni in merito ad una sua possibile offerta per la As Roma.
«Tecnicamente - ricorda larticolo de L'Espresso la Roma non è scalabile perchè è controllata per due terzi dalla non quotata Roma 2000 che, a sua volta, è al 100% di Italpetroli » , della famiglia Sensi. « La strada continua il settimanale - dovrebbe essere quella di un'offerta formale a Italpetroli, che va presentata per conoscenza anche alla Consob» .
L'unica alternativa sarebbe un accordo privato diretto tra la famiglia Sensi e Angelini, « ma nessuno - scrive LEspresso - considera realistica questa ipotesi» . Lipotesi è di affiancare all'imprenditore farmaceutico una «minicordata con altri soci di minoranza, in modo da distribuire limpegno finanziario: oltre a qualche fondo di private equity e a qualche personaggio di impatto mediatico che gravita nell'ambiente del circolo Canottieri Aniene, di cui Angelini è socio, il gruppo di candidati allacquisto sostiene il giornale - prevede anche uno o più immobiliaristi, da coinvolgere con lobiettivo del nuovo stadio romanista» . Larticolo de L'Espresso disegna poi il complesso intreccio di posizioni, rapporti di forza e ruoli tra i protagonisti della vicenda. A partire dalle banche coinvolte.
«Angelini - scrive il settimanale - è azionista di tre tra i principali istituti di credito: Mediobanca, Unicredito e Monte dei Paschi di Siena. Non a caso, le tre banche coinvolte direttamente nelle vicende romaniste» .
LA REPLICA - Il Gruppo Angelini, con una nota, smentisce seccamente quanto riportato dallEspresso:
« Qualsiasi eventuale investimento nella Roma Calcio da parte del Gruppo Angelini (che, ad oggi, si ripete, non è concretamente prevedibile), sarebbe comunque realizzato con il concorde consenso di tutte le parti interessate e nel totale rispetto della legge (...) Risulta pertanto del tutto infondata la notizia circa un presunto imminente attacco finale da parte del Gruppo Angelini per l'acquisto della Roma Calcio» .