La penna degli Altri 14/12/2009 09:04

A zero gradi, zero gol e un punto

E così in una giornata che ci ha regalato, Parma a parte, solo risultati positivi dagli altri campi, un punticino che muove la classifica e ci fa salire al quinto posto proprio in compagnia della Sampdoria, ci può stare. La quarta posizione, occupata con autorità dal Parma dista solo tre punti ma il calendario ha voluto che proprio domenica prossima ci sia lo scontro diretto con la neopromossa squadra di Guidolin. In caso di vittoria all’Olimpico la formazione di Ranieri si ritroverebbe prima della pausa di Natale al quarto posto, in linea con i progetti di inizio stagione. Un miracolo? No, solamente il frutto del lavoro del tecnico testaccino che è riuscito a rimettere in riga una squadra che sembrava allo sbando. Un altro dato importante viene dalla difesa: ieri sera Julio Sergio è riuscito a mantenere inviolata la porta per la seconda partita consecutiva. In questa stagione non era mai successo, se consideriamo che prima del derby l’unica volta era capitato contro il Cska Sofia nella gara di andata. Anche in quell’occasione in porta c’era Julio Sergio, e non può essere caso. Proprio domani la Roma volerà in Bulgaria per affrontare di nuovo la squadra di Penev: mercoledì in ballo c’è il primo posto del girone. Sarebbe il caso di conquistarlo, almeno per evitare brutte sorprese al sorteggio di Nyon.



L’AMBIENTE - Gli oltre duemila romanisti si scaldano cantando. Cassano cerca e alla fine si abbracciano



Tutto esaurito nel settore ospiti del Ferraris. I romanisti arrivati a Genova sono oltre duemila e occupano sia la gradinata inferiore sia quella superiore. Si fanno sentire, già un’ora prima del fischio d’inizio. Forse per riscaldarsi, visto il freddo che fa, ma i tifosi giallorossi sono gli unici a farsi sentire dentro lo stadio. Si “beccano” con i colleghi della Gradinata Nord della Samp, esplode un bombone nel settore doriano ma niente di grave. La Roma svolge il riscaldamento proprio sotto il settore ospiti, e sono solo applausi. Si va dalle maniche corte di Riise alla calzamaglia con cappello di Mirko Vucinic. Campo Testaccio, cantano nello spicchio giallorosso, i sampdoriani rispondono con “Il cielo è sempre più blu” prima di intonare cori per Cassano. Lo speaker legge le formazioni: è il più fischiato dai doriani, Cassano dai giallorossi. Entrano in campo le squadre: Delneri saluta calorosamente i suoi ex allievi,in particolare Perrotta e Brighi. e Cassano si abbracciano, ma è Antonio a cercare il capitano romanista e non viceversa. La Gradinata Sud canta per tutto il tempo, ad eccezione dei momenti in cui non è impegnata ad insultare T otti. “Correte scappate, arriva lo squadrone giallorosso”, rispondono i romanisti. Dopo una ventina di minuti del secondo tempo la Roma va a battere un corner sotto la Nord e da quella che all’Olimpico sarebbela T ribuna Tevere si alzano un centinaio (forse di più) di sciarpe giallorosse. Probabilmente un gruppo di “infiltrati” romanisti, visto che il settore ospiti è esattamente di fronte a loro ma nell’altra tribuna. Finisce tra i fischi dei sampdoriani, ma visto l’andamento della gara non è stata certo una sorpresa.




LA PARTITA - Palo di Stankevicius, Pazzini non trova la porta. Perrotta prima manda fuori, poi viene murato

Al 6’ Pazzini di tacco libera Cassano, il suo tiro termina alto. Un minuto dopo ancora Cassano dalla destra, la suaconclusione è deviata in angolo da Juan che anticipa l’uscita di Julio Sergio, che si scontra con Burdisso. Sul corner l’argentino anticipa tutti ma rischia l’autogol. Al 13’ Vucinic dalla sinistra pesca T addei solo in area, la sua conclusione sul primo palo è deviata in angolo da Castellazzi. Sul corner schema -Riise, il diagonale di sinistro del norvegese esce di un soffio. Al 14’ Cassano da sinistra libera Mannini, il suo tiro al volo esce di poco. Al 18’ azione in velocità Taddei- Cassetti che dal fondo mette in mezzo, Perrotta è anticipato. Al 29’ lancio in profondità per Perrotta che tira in porta, Gastaldello si mette tra il pallone e la porta e respinge. Al 33’ tiro da fuori di Palombo, una leggera deviazione per poco non sorprende Julio Sergio che devia in angolo. Sul corner Stankevicius colpisce di testa e centra il palo, Pazzini di testa non riesce a trovare lo s pecchio. Nel secondo tempo al 7’ occasione per la Roma: sugli sviluppi di una punizione la palla arriva a Taddei sulla destra, il brasiliano la mette in mezzo ma Perrotta e Burdisso si ostacolano a vicenda. Al 17’ , spalle alla porta, mette Perrotta davanti a Castellazzi: la sua conclusione però termina a lato. Al 20’ angolo di per Vucinic, il colpo si testa del montenegrino è deviato in angolo da Castellazzi. Al 26’ tiro da fuori di , palla fuori di poco. Al 28’ cross dalla sinistra di Vucinic a tagliare la difesa, colpo di testa a botta sicura di Perrotta, ma Accardi si immola. Così come Riise, al 31’, sulla conclusione di Cassano. Poi non succede più nulla.




IL QUADRO TATTICO - Ranieri cancella il modulo derby, riecco il . Delneri col 4-4-2, ma Bellucci fa quasi la terza punta

Ranieri dimentica il brutto 4-4-2 del derby e torna al che aveva funzionato benissimo nelle ultime uscite pre-Lazio. La formazione è quella annunciata: Cassetti preferito a Motta sulla fascia destra, Riise a sinistra e la coppia Burdisso-Juanal centro. Davanti alla difesa al fianco di
c’è Brighi mentre la batteria dei trequartisti è composta da Taddei e Vucinic esterni e da Perrotta che agisce alle spalle di
. Il 4-4-2 di Delneri è molto iù aggressivo di quanto si potesse immaginare alla vigilia. I due attaccanti sono ovviamente Cassano e Pazzini ma i due esterni di centrocampo sono Mannini e Bellucci, due che hanno attitudini parecchio offensive. In particolare la posizione di Bellucci è interessante, perché l’attaccante romano tende ad accentrarsi e in alcune occasioni a formare un R vero e proprio tridente con gli altri due. Inquelle occasioni è a retrocedere e amarcarlo quasi da difensore aggiunto, quando parte largo a sinistra invece lo prende Cassetti. In mezzo al campo Poli e Palombo, mentre in difesa sulla sinistra Ziegler è preferito a Zauri e Lucchini gioca al posto di Accardi. Proprio Accardi al 21’ del secondo tempo entra al posto di Bellucci: ora è 4-4-2 vero con Ziegler che sale sulla linea dei centrocampisti e il nuovo entrato si piazza basso a sinistra. Alla mezz’ora Delneri toglie Poli, già ammonito, e inserisce Tissone. Tatticamente non cambia nulla. Sulla panchina della Roma, invece si muovono Baptista e Okaka. Entra solo la Bestia, al 40’, ma ormai è troppo tardi per cambiare qualcosa. Pochi spiccioli di gara anche per Guberti, ma di lui non c’è stata praticamente traccia.




IN EVIDENZA
- Pizarro non c’è e si vede, mancano le sue geometrie. Cassetti, ancora effetto derby. E Cassano scompare

Può essere protagonista di una partita un giocatore che quella partita se l’è vista seduto sul divano di casa? Evidentemente sì, perché quello che è mancato alla Roma di ieri sera sono state le geometrie e i ritmi di David Pizarro. Il cileno era squalificato, e si è visto. Non c’entra niente Brighi, meglio specificarlo subito prima di incorrere in spiacevoli equivoci, ma il cileno è uno dei pochi giocatori che riescono a telecomandare una partita, a deciderne i ritmi, le accelerazioni e le frenate. E la Roma di ieri senza Pizarro è sembrata una squadra che ha giocato a fiammate, lasciandosi trasportare dal furore della partita, che i sampdoriani hanno messo da subito sul piano dell’agonismo (come può testimoniare , picchiato dall’inizio alla fine), senza ragionare troppo. Quelle poche volte che lo ha fatto (ragionare) è riuscita a creare azioni pericolose, tutte in velocità esecondo schemi che questi giocatori conosco-no a memoria. Tra quelli che sono scesi incampo, sicuramente tra i migliori Marco Cassetti. E’ proprio vero che un gol nel derby ti cambia la vita: Cassetti ieri non aveva un compito facile perché dalla sua parte giocava stabilmente Cassano e ogni tanto ci capitava anche Bellucci. Supermarco ha superato l’esame a pieni voti, se è vero che Cassano non si è visto praticamente mai e che Bellucci è stato sostituito a metà del secondo tempo. L eroe del derby è sceso in campo con personalità e carattere, ha difeso e attaccato senza risparmiarsi mai. Insomma, un giocatore ritrovato: miracoli del derby . Bene come al solito Riise, Burdisso e Juan non hanno sofferto quasi mai. Taddei fa dei passi in avanti, e anche questo è un buon segno.