La penna degli Altri 01/11/2009 11:15

Una Roma esplosiva ma Ranieri non molla

Le bombe Cominciamo dalle melanconie. Poco prima della mezzanotte di venerdì alcuni teppisti hanno lanciato all’inter­no del centro una bomba carta e dei fumogeni. La zona presa di mira è stata quella sotto le fi­nestre della camere dei calciato­ri, la maggior parte dei quali è subito uscita dalle camere spa­ventata. A quell’ora non tutti avevano preso sonno, ma la ten­sione è salita in fretta. Il neo di­rigente Gian Paolo Montali, an­che lui a Trigoria, ha chiamato subito il 113 e due volanti han­no raggiunto il centro sportivo. Dopo i colloqui di routine, le au­to della polizia hanno comincia­to a pattugliare la zona fino alle 2 di notte. Quando tutto sem­brava finito, però, i teppisti (che evidentemente non si era­no allontanati) sono subito tor­nati in scena lanciando un nuo­vo «bombone» all’interno del «Bernardini». L’esplosione ha di nuovo svegliato i dormienti (non tutti) e a quel punto la po­lizia ha deciso di tornare e rima­nere a pattugliare la zona.



Conti amaro «Queste sono cose che non aiutano i ragazzi — di­ce Bruno Conti —. Ai miei tem­pi non succedevano. Si ­stava, però non si arrivava a tan­to. Ma sono ottimista, riconqui­steremo i tifosi». Ieri mattina, poi, sono stati tenuti lontani dal centro sia i tifosi che i foto­grafi, mentre la ronda notturna è stata appaltata a un servizio di vigilanza.

Grinta Ranieri A scuotere l’am­biente, poi, ci ha pensato Ranie­ri. «C’è esasperazione, anche per amore per la squadra, ma non dovrebbero succedere cose del genere, perché è nei mo­menti peggiori che si vede chi ti sta vicino. Certo, se fossi tifoso sarei incazzato, ma consapevo­le che la squadra lotta, anche se sbaglia molto. Questa è la mia Roma, io non la rinnego e non mi smonto. Se è vero che siamo una famiglia, quando qualcuno sta male non tiri le bombe, gli stai vicino. Ed è questo che chie­do ai tifosi. Pensiamo all’Inghil­terra: quando col Chelsea an­dammo giocare a Manchester col già retrocesso, ricordo che tutti i tifosi in piedi applau­divano la propria squadra».

Blanc attento Dopo aver confer­mato fiducia a Vucinic, Ranieri chiude sfoderando gli artigli contro Blanc che, dopo il caso Stankovic-ultrà, gli aveva inti­mato di non parlare più della .

« Non l’ho fatto l’anno scor­so e non lo faccio ora. Blanc de­ve stare tranquillo, se volessi ne avrei di cose di cui parlare...».