La penna degli Altri 25/11/2009 10:40

Sensi sempre più isolata

E se lunedì si era limitato ad uno stringato comunicato di tre righe, ieri il sindaco è stato abbastanza esplicito: «Il clima - ha detto il primo cittadino - era gelido. Abbiamo programmato di risentirci quando la situazione sarà più chiara, e ci sarà un riavvicinamento tra Unicredit ed Italpetroli». Difficile, al momento, vista la distanza delle posizioni: «Per poter convocare un nuovo incontro, serve un’intesa di fondo da parte dei soggetti coinvolti». E lo stadio? Archiviato, per ora. Almeno quello sognato, ed elaborato al computer, dalla famiglia Sensi. Su questo punto, l’altro giorno in Campidoglio è calato il «grande freddo» tra il sindaco e la presidente.

Tanto che, ieri, Alemanno ha frenato: «Abbiamo già detto che siamo favorevoli. Il discorso lo riprenderemo quando ci sarà l’approvazione, in Parlamento, della legge sugli stadi». Un testo, già emendato al Senato, sul quale sarebbe pronto il fuoco di fila di un gruppo di parlamentari ma che rappresenta la speranza di tutti quelli che vogliono costruirsi un impianto con annessi e connessi (centri commerciali, cubature residenziali, alberghi). Ma anche questo cambio di direzione, da parte del Comune, non va a favore della Sensi: fino a qualche settimana fa, infatti, si parlava di accordi di programma, deroghe al Prg, duelli rusticani col ministero dei Beni culturali sull’area di via della Monachina. È come se solo l’altro giorno, il sindaco abbia capito il quadro societario giallorossa. Ed è quasi sobbalzato sulla sedia, quando Unicredit ha illustrato la situazione (anche di cassa) della Roma, che sarebbe in ritardo di tre mesi nel pagamento degli stipendi ai calciatori.

A proposito di campo: è tornato a Trigoria, dove si è allenato con una speciale mascherina. Contro l’Atalanta potrebbe anche scendere in campo. La partita della Sensi, invece, adesso si gioca altrove.