La penna degli Altri 16/11/2009 09:50
Salta Stefanelli, il Settore Giovanile resta senza Responsabile

Sotto la sua gestione arriva uno scudetto Giovanissimi nella stagione 2006/2007, una finale al Torneo di Viareggio e una finale di Coppa Italia Primavera, ma soprattutto sono tanti i giocatori passati al calcio professionistico. Risultati da grande settore giovanile, come quello della Roma è sempre stato. Ora si apre un "buco" che sarà molto difficile colmare. Temporaneamente dovrebbe tornare al timone Bruno Conti ma la sua, a causa del suo ruolo di direttore tecnico, potrà essere al massimo una supervisione. Molto improbabile che arrivi un dirigente esterno, sia per motivi contrattuali sia perché per mandare avanti un vivaio come quello giallorosso cè bisogno di una conoscenza approfondita del mondo romanista. La soluzione più probabile rimane quella interna. Da scartare lipotesi Alberto De Rossi, che guida da imbattuto il suo girone con la Primavera e che anche in passato non ha mai manifestato grande interesse per questo ruolo, restano aperte
altre soluzioni.
Il nome più gettonato è quello di Giuseppe Bifulco.Attualmente osservatore della prima squadra, lo era già con Spalletti, il suo è il nome più spendibile fra quelli interni a Trigoria. Conosce lambiente ed è stato già responsabile di un settore giovanile importante, quello del Napoli durante la gestione Perinetti dal 2002 al 2005. Sarebbe la soluzione migliore. Proprio per non gravare di troppo lavoro Bruno Conti, Bifulco potrebbe essere affiancato nel suo ruolo da una vecchia conoscenza giallorossa, Stefano Ciccio Desideri, che attualmente svolge il ruolo di osservatore. Desideri è uno dei collaboratori più fidati di Daniele Pradè, e bisognerà vedere se il ds potrà rinunciare al suo apporto oppure si riusciranno a conciliare entrambi i ruoli. Nei prossimi giorni il nome del sostituto di Stefanelli, che dovrà mettersi subito al lavoro perché con i giovani, ancora di più che nel calcio dei grandi, non si può lasciare nulla al caso. Figuriamoci in una società come la Roma che, in regime di autofinanziamento, proprio sui giovani deve puntare per garantire il proprio futuro.