La penna degli Altri 03/11/2009 09:26
ROMA-TIFOSI: quellamore da ricostruire
Tutto questo, più della sofferta vittoria, ha fatto discutere e ha aperto un dibattito. Abbiamo realizzato uninchiesta, abbiamo ascoltato varie componenti del pianeta Roma. Per cercare di capire cosa sta succedendo intorno alla Magica. I pareri raccolti sono stati discordanti, ma mai come in questo momento è importante dare voce a qualsiasi corrente giallorossa. Per fare luce sulla delusione dei tifosi, forse mai arrivata a questi livelli. Lamore e la passione, che da sempre fanno parte del dna del tifoso della Roma, sono stati sostituiti da delusione e rabbia. Quello che è successo domenica non va dimenticato in fretta. Deve servire per cercare di ripartire, per restituire alla Roma il calore dei suoi tifosi. Sarebbe imperdonabile fare finta di niente.
IL TIFO ORGANIZZATO
«No allinciviltà ma fischiare è nostro diritto»
ROMA - La Sud quello che doveva far capire lo ha fatto capire in maniera piuttosto chiara. I fischi ci sono stati, la contestazione pure, del resto sta andando avanti da mesi, anche se pare che qualcuno da queste parti non se ne sia accorto. Prima della partita contro il Bologna, inoltre, anche i tifosi di tribuna Tevere, con uno striscione avevano manifestato il loro malumore. Per poi scoprire, a partita finita e vinta, che Claudio Ranieri aveva stigmatizzato il comportamento dei tifosi. Giusto? Lo abbiamo chiesto ai due presidenti delle associazioni dei Roma club, Francesco Lotito dellAirc e Fabrizio Grassetti dellUtr. Cominciamo con il primo: « Non sono per nulla daccordo con Ranieri. Se vogliamo condannare le bombe carta o i sassi lanciati al pullman siamo va bene, si tratta di episodi inqualificabili che non si dovrebbero mai verificare, sono contrario a ogni tipo di violenza. Se invece il discorso di Ranieri è rivolto agli spettatori che hanno fischiato e sono arrabbiati per la posizione in classifica della Roma e per lo spettacolo offerto, ritengo giusto che la gente esprima la sua opinione. Io personalmente non fischio un giocatore che segna, ma siamo in democrazia. Il punto debole della Roma non sono certo gli spettatori. Se siamo arrivati dove siamo non sarà certo colpa dei tifosi. Anzi, con il comportamento di domenica abbiamo vinto, altre volte con gli applausi no » .
La parola ora allavvocato Grassetti:
« I fischi racchiudono il malumore dei tifosi per quello che stanno vivendo in questo periodo. Posso non condividere, ma credo che sia legittimo che ognuno abbia il diritto di esprimere la sua opinione, ovviamente sempre nellambito della civiltà. Tra laltro io i fischi al gol di Vucinic, non li ho interpretati al gol in se stesso, un tifoso della Roma è felice quando segna la sua squadra, ma allatteggiamento del dopo gol, unesultanza che probabilmente una parte dei tifosi non ha condiviso. E chiaro che le parole dette da Ranieri non mi abbiano fatto piacere, forse lo ha fatto per stimolare, ma voglio anche dire che i tifosi della Roma sono sempre stati al fianco della squadra » .
I VIP
Venditti: Mirko merita rispetto è un campione
ROMA - Lunica cosa che domenica scorsa allOlimpico non è stata tradita, è stato linno di Antonello Venditti. Quando, come sempre, pochi minuti prima del fischio dinizio, è partito Roma, Roma, Roma, i ( pochi) presenti hanno messo da parte delusioni e amarezze, cantando tutti insieme e quando laltoparlante ha staccato per pochi secondi, chi cera cantava. Sarà perché è bellissimo, mentre per il resto è stata contestazione. Con tanti fischi. Che, però, non hanno tanto trovato daccordo Antonello Venditti: «Trovo assurdo fischiare a un gol della Roma. Non riesco a capirlo. Nella storia della squadra, non mi era mai capitato di assistere a una cosa del genere. Fischiare al gol di Vucinic non lho proprio capito. Per me, tra laltro, il montenegrino è un fuoriclasse, non dimenticate che è stato operato nellagosto scorso. Poi, però, quando verso la fine della partita si è visto Vucinic rincorrere gli avversari, ci sono stati anche gli applausi. I tifoso vogliono impegno e maglia sudata. Il fatto è che ormai allo stadio si va non tanto per vedere la partita, ma per fare dietrologia e parlare della proprietà. Per me i tifosi devono stare al fianco della Roma. Allo stadio si va per tifare la propria squadra » .
In maniera un po diversa la pensa Lando Fiorini, altro storico tifoso giallorosso: «Claudio Ranieri ha già sbagliato a dire che non è la sua squadra. Certo, dopo un gol non si dovrebbe fischiare, ma i tifosi vanno anche capiti, stanno subendo tante delusioni negli ultimi tempi, cè delusione e preoccupazione, anche io quando ha segnato il Bologna momenti mi ammazzo, meno male che siamo riusciti a ribaltare il risultato. Ranieri sapeva che squadra prendeva quando ha accettato lincarico per questa ragione avrebbe fatto meglio a non dire certe cose. Ritengo che il pubblico abbia il diritto di fischiare se non è soddisfatto di quello che sta facendo la squadra. Certo, dopo il gol è dispiaciuto anche a me. Comunque alla Roma si sbrigassero a fare il contratto a Totti, che da solo è mezza squadra anche con una gamba sola» .
GLI EX GIALLOROSSI
Giannini: Serve fare la pace con la gente
ROMA - Sullargomento fischi alla Roma, abbiamo sentito anche alcuni ex che nella carriera in giallorosso, hanno vissuto anche duri momenti di contestazione. Come per esempio Giuseppe Giannini, oggi allenatore del Gallipoli:
«In questo momento è importante avere a fianco i tifosi. Quando le cose non vanno bene ci sta che il tifoso esterni il proprio malumore, la delusione, però è anche vero che un allenatore vorrebbe vedere un clima più sereno intorno alla squadra, perchè solo così si esce da una situazione difficile. Il tifoso della Roma in ogni caso è sempre stato la forza della squadra, soprattutto nei momenti di difficoltà. E lo sarà anche adesso. Credo che questa situazione possa essere superata presto».
Diplomatico è stato Ubaldo Righetti:
«Io penso che la verità stia nel mezzo. Ranieri è un allenatore che ha viaggiato e conosce il calcio estero, dove cè unaltra cultura. In Italia cè una certa esasperazione, ma ricordo che lo scorso anno dopo le prime partite andate male, quando sono tornati i risultati, i tifosi hanno incoraggiato la squadra. In questo momento cè da capire la delusione. E tanta e non deriva da tre o quattro partite. Dura da tempo. Ranieri fa bene a dire determinate cose per una crescita generale, però dallaltra parte cè un tifoso che è esasperato e che da tanto tempo manda giù amarezze. In tante circostanze questo pubblico è riuscito a riconoscere le difficoltà e ha sostenuto la squadra. Ora la situazione è diversa» . Checco Moriero ora siede sulla panchina del Frosinone, ma un occhio alla sua vecchia Roma lo dà sempre: « I fischi fanno parte della legge del calcio. Il tifoso si vuole divertire, è pronto ad applaudire anche dopo una sconfitta, ma se non si diverte è giusto che fischi e manifesti il suo malumore» . Infine Maurizio Iorio:
«Non è mai facile giocare con i fischi, un giocatore quei fischi li sente e ne è condizionato. Però credo anche che la gente abbia il diritto di manifestare la sua insoddisfazione. Lideale sarebbe sostenere la squadra nei 90 minuti, poi nel caso a fine partita fischiare » .
LA SOCIETA
Conti: Ne usciremo se la gente resterà vicino alla squadra
ROMA - Bruno Conti ha vissuto momenti doro nella Roma, ma anche situazioni difficili. Oggi è il direttore tecnico e soffre per questa situazione. La sua fede giallorossa non può essere messa in discussione, anche se recentemente le critiche hanno sfiorato anche lui. Su quello che è accaduto domenica allOlimpico sente di schierarsi con Ranieri: « Sono assolutamente daccordo con il tecnico, condivido le osservazioni che ha fatto, le stesse cose le avevo dette io prima della partita quando ho avuto un colloquio con alcune persone. Capisco i momenti, le situazioni, la delusione, ma è un po esagerato quello che è accaduto. Fischiare un giocatore che segna è una cosa che fa male. Sarebbe giusto uscire tutti insieme da questa situazione. Anche io da calciatore, quando sono tornato dal Mondiale da campione del mondo, ho vissuto una stagione difficile e in quel periodo qualche malumore, qualche fischio nei miei confronti cè stato. Ma si è trattato di episodi isolati. Quando si fa gol in una partita che si era messa male come quella di domenica cè bisogno di sentire il calore dei tifosi. Non avrei mai immaginato che si potesse arrivare a tanto. A fine partita, se le cose vanno male, si accetta tutto, gli spettatori hanno il diritto di contestare » .
Eppure i tifosi possono dare a questa squadra la spinta per uscire dalla crisi. Bruno Conti questi ragazzi li conosce bene: « Lho sempre detto, da una vita sono alla Roma. Prima da giocatore e poi da allenatore, quando ho preso le redini della squadra finita in zona retrocessione, i momenti brutti li ho passati anchio. Ricordo da giocatore quando Liedholm ci portava in ritiro a Montecatini o a Formia, erano tempo duri. Nel momento del bisogno i tifosi ci sono stati sempre vicini. Da romanista mi dà fastidio assistere a certi episodi, i nostri tifosi non si sono mai tirati indietro. Mi auguro che questo periodo passi presto. Ce la faremo sicuramente con il pubblico al nostro fianco » .