La penna degli Altri 05/11/2009 09:53
Roma alla De Rossi
Stasera cè Roma-Fulham, i giallorossi, terzi nel girone, si giocano una buona fetta della qualificazione. Vincere per il morale, per guardare un po più da vicino i sedicesimi di Europa League, per ritrovare fiducia e per prepararsi al meglio per lInter. Per dirla alla Ranieri, per diventare una squadra da campionato e da coppe, insomma. E perché no? per riconquistare i tifosi, che fischiano sempre e comunque in questo periodo. Stasera tregua, solo Ranieri rischia la contestazione. «A me non interessa. Domenica ho solo voluto difendere la squadra, cosa che farei sempre. Lintimidazione mi dà fastidio. Oggi si pensa che se vinci ti sei impegnato, se perdi no. Mi dispiace, non è così».
Il Fulham? «Una gara difficile. Ha fatto bene col Manchester City e ha strapazzato il Liverpool. Vogliamo andare avanti in Europa. La Champions manca a tutti noi, ma non bisogna denigrare questo torneo. È un campionato europeo di prima fascia, non di primissima, ma stiamo lavorando per tornare nel calcio delite e non dobbiamo snobbare un buon palcoscenico. Ricordo poi che vanno difesi i quattro posti in Champions: se non andiamo avanti perderemo il quarto e sarà sempre più difficile».
«LEuropa League è la nostra Champions», sostiene Daniele De Rossi, che ha presentato ieri il suo nuovo scarpino Adidas. Lui stasera vorrebbe vincere e tornare a far festa con i tifosi. «Non è facile ma il rapporto con loro si riallaccerà. Non è la prima volta che ci allontaniamo un pochino da loro. Fare risultati importanti potrebbe riportare entusiasmo in tutta la città, che vive di calcio e di Roma. Senza risultati nessuno pretende incitamento. Ci sono anche problemi che vanno oltre la sfera tecnica. Disagio per i fischi alla società? No. I Sensi mi hanno preso a dodici anni e mi hanno fatto diventare un calciatore ricco. Hanno fatto grandi cose per me e per la Roma. E un momento difficile, non lo ha mai negato nessuno. Però noi non possiamo crearci alibi. Se arriverà un benefattore al loro posto, saremo contenti. Il mio futuro a Roma? Io ho fatto una scelta di cuore, ma non prevedo il futuro».
De Rossi, per qualcuno, non è più il giocatore di prima. Lui non è molto daccordo. «Ognuno fa le proprie valutazioni. Vivo solo un momento simile alla squadra. Non sono io la zavorra. Ranieri mi vuole proteggere dalle critiche, ma io ho sempre giocato così. E solo un momento poco brillante. Come dite voi, non faccio una partita decente da due anni, quindi posso solo che migliorare». Ironia. Daniele crede nella rimonta in campionato e vuole lEuropa League. «Siamo un gruppo con uno spogliatoio eccezionale. Faccio fatica a ricordarmene uno così unito e con tanti bravi ragazzi. Per noi è importante ricominciare a vincere per acquisire fiducia. Adesso non ci gira benissimo e non rendiamo al massimo. Credo ancora nel quarto posto, in classifica non siamo messi bene ma i punti dalla vetta non sono molti».
Per ora la Roma è bruttina. «Bruttina come lanno delle undici vittorie consecutive. Facemmo tre mesi indecenti, contestati e chiusi a Trigoria, ma poi... Insomma, miglioreremo, insieme con Ranieri. La situazione non è rosea, ma nemmeno siamo al tracollo. La rosa è la stessa dellanno scorso, cioè allaltezza. Dobbiamo fare un buon campionato per arrivare quarti, lho sempre detto. E importante per noi e per le casse del club».
Poi, la nazionale, il mondiale. Spalletti in azzurro, si dice. «Sarebbe luomo ideale», sostiene Daniele. Non avevamo dubbi. Dopo il Mondiale, però.