La penna degli Altri 30/11/2009 08:44

Ranieri si prende la rivincita sulla «Signora» sgarbata

Il parallelo, che Ranieri rifiuta con classe e furbizia, non ha bisogno delle aggiunte polemiche del tecnico giallorosso. Viaggia per conto proprio, sull'onda emotiva di una domenica che restituisce alla Roma le ambizioni che l'avevano accompagnata per tante stagioni. I tre punti che la separano dalla zona rappresentano un obiettivo stimolante, dopo tanti post-partita amari, suscitati da risultati fiacchi e prestazioni poco edificanti.

Invece ieri a Bergamo, sotto l'acqua e sotto di un gol, la Roma ha corso, ha lottato e per la quarta volta da quando c'è Ranieri in panchina, ha rimontato e poi vinto la partita. Segni importanti, segni che sdoganano la crisi, preparando ora la squadra di Ranieri ad un derby - il primo da allenatore per il cinquantottenne tecnico romano e romanista - molto particolare. Ha ragione l'allenatore giallorosso a non pensare alla . Pubblicamente. Ma state certi che in cuor suo, nella bella casa ai Parioli, la mente non potrà non andare ai giorni difficili e amari, quelli dell'addio alla Signora che - nello specifico - dimenticò bellamente il proverbiale stile-.

Storie di calcio, viene da dire. Ma anche storie di vita, quando il tempo, a volte, dimostra di essere galantuomo. Perché Ranieri se lo sognava Diego, e perché, piombato a Roma, ha dovuto ricostruire una squadra e uno spogliatoio. È solo l'ultima domenica di novembre e il cammino romanista è ancora lungo. Ma il pomeriggio uggioso di Bergamo e le notizie da Cagliari, hanno reso Ranieri un professionista sulla breccia ed un uomo soddisfatto. Di aver consumato, in cuor suo, una piccola grande rivincita.