La penna degli Altri 16/11/2009 08:45
Ranieri, ecco l'altra Roma
Doni voleva giocare, Ranieri gli ha preferito Julio Sergio. Il titolarissimo cede il posto allex miglior terzo portiere del mondo (ricordate Spalletti?); Faty entra a fa lesterno e Guberti, miglior calciatore della serie B nella passata stagione e acquisto a parametro zero nellultima estate, è rimasto a scaldare la panchina, come spesso è accaduto in questa prima parte della stagione. E ancora: Okaka, sempre durante Inter-Roma, è stato preferito a J.Baptista, la Bestia che a quanto pare di bestiale in questo periodo ha ben poco, tanto poco da finire sul mercato (la scorsa estate e il prossimo gennaio, si paventa uno scambio col Tottenham per Pavlyuchenko). E il giovane italo-nigeriano, invece, avanza ben visto da Ranieri e ora anche da Casiraghi, che lo ha convocato nellUnder 21 al posto dello squalificato Balotelli.
Ma non è finita. E ricomparso anche Tonetto, che si era visto soltanto in occasione di Roma-Juve e poi è sparito: è riapparso a San Siro, un po più grigio, e ha preso il posto di Menez. Tonetto in panchina poi in campo, Cicinho addirittura in tribuna. E infine, Andreolli: ha giocato contro lInter perché mancava Burdisso. Chissà se sarà ancora la riserva pure di Juan, che da quando è alla Roma ha giocato la metà delle partite a disposizione. E comunque Andreolli di questi tempi è completamente diverso dallAndreolli di luglio-agosto, quello del «voglio andare via, voglio andare a giocare». E rimasto a Roma e pian piano si sta ritagliando spazi quasi inaspettati e nelle settimane su di lui cè sempre più fiducia da parte del tecnico e dei compagni. Tantè che Mourinho vorrebbe riportarlo a Milano, visto che Burdisso, con ogni probabilità, verrà lasciato dallInter a Roma e qualcosa in cambio vorrà pure.
L'altra Roma che cresce è sicuramente meno tecnica e più operaia, più povera se guardiamo quanto costano quelli inutilizzati (o poco ulitizzati) e quelli invece che vengono in questo periodo più considerati. Ranieri in questa fase si affida alle retrovie. Chi ha cominciato a scalare le posizioni, fino alla scorsa estate se non era sul mercato poco ci mancava. Doveva arrivare una punta e Okaka stava per andare in prestito altrove, si cercava un portiere, si era puntato su Artur (in attesa di Doni) e Julio Sergio non si riusciva a piazzare da nessuna parte. Ora Julio può fare il titolare al posto di Doni. E Faty? Spalletti addirittura lo provava come centrale difensivo, poi Ranieri lo ha pian piano inserito in squadra (non nelle liste Uefa, in Europa League non è nemmeno convocabile). Dicevamo di Tonetto: era dato per finito e ora ha scavalcato Cicinho, ex galactico, atteso a Fiumicino due anni fa da più di cinquemila persone.
Altro galattico, J. Baptista: nelle retrovie da parecchio tempo, pochi scampoli di partite per lui e sempre poco preso in considerazione. Secondo i vari allenatori, non è una punta, non un attaccante. Un centrocampista? Figuriamoci, non ha quelle caratteristiche. Alla fine, un equivoco tattico, che fatica tanto a trovare spazio nella Roma. E poi, non sta nemmeno benissimo fisicamente. Nella Seleçao viene regolarmente convocato. E il vice di Kakà. Gioca poco, ma a lui va bene così.
De Rossi dovrebbe uscire oggi dal Gemelli. Sta meglio. Quanto alla sua disponibilità per il Bari cè da aspettare. Totti dovrebbe cominciare ad allenarsi con il gruppo. Juan sta bene, ma resta un caso internazionale. Per adesso è a disposizione di Ranieri, non di Dunga, arrabbiatissimo. Il brasiliano, dopo lesposto che la federazione verdeoro farà alla Fifa, rischia una squalifica (con la nazionale), la Roma unammenda. Oppure si chiuderà tutto così, come accade solitamente. Intanto Juan potrebbe saltare Roma-Bari. Tanto per non rischiare...