La penna degli Altri 29/11/2009 10:30

Ranieri: «De Rossi gioca col Basilea e al 100% resta a Roma. Totti può battere il record di Piola»

Caso Per un capitano brillante, un aspirante gradua­to costretto ai box dalla degen­za ospedaliera causa calcoli re­nali. ha fatto passi da gigante, ma Claudio Ranieri preferisce non rischiar­lo. «Sta bene, si è allenato per ciò che poteva — spiega —. Ha fatto esami e i valori sono in or­dine, ma ha perso 7 chili. Vo­gliamo farlo rientrare gradata­mente. Magari un tempo con Basilea, poi sarà pronto per il derby». Porta chiusa, ovvio, al­la sua cessione. «Non va via al 100%. Se succede, vado via pu­re io. Così siete sicuri che re­sto ». Insomma, bandiera come , anche se qualche critica al capitano negli ultimi mesi era arrivata. «Forse il torto di Francesco è stato giocare alcu­ne volte anche quando non era al top, ma come mai ogni alle­natore lo vuole sempre in cam­po? Non meriterebbe di essere discusso. È a 87 gol dal record di Piola? Gli auguro di batter­lo. Dipenderà solo dalle sue condizioni fisiche, sappiamo che non è uno che si risparmia. Ha parecchie placche nelle gambe, i compagni ogni tanto ci scherzano su. Per cui, se la fortuna e il fisico lo aiuteran­no, potrà riuscirci».

Pericolo Bergamo Ranieri poi vi­ra sull’ipotesi tridente. «Potreb­be essere fatto anche in gare esterne. Bisogna cantare e por­tare la croce. Se portiamo solo la croce non funziona: loro de­vono cantare. Bergamo è un campo difficile, stimo molto . Dopo la sconfitta col Lu­mezzane in Coppa sono andati in ritiro, saranno arrabbiati, per questo io i ragazzi li ho avvi­sati: dovremo subire la loro rea­zione dopo la caduta».

Voglia di punta Dopo aver riba­dito che non esistono bocciatu­re («lo scorso anno litigai con Trezeguet, ma poi lo feci gioca­re. Non sono uno che lascia fuo­ri quelli con cui discute. Per me al primo posto c’è la squadra»), Ranieri chiude sul mercato: «Per gennaio cerchiamo un cen­travanti, ma non lo faremo per 'lavare la faccia ai tifosi'. Ci oc­corre uno che dia veramente un aiuto». Zigic e Toni sarebbe­ro pronti, ma il lavoro non è fi­nito.