La penna degli Altri 15/11/2009 11:27
Okaka conquista pure Casiraghi

La storia di Stefano Okaka è un susseguirsi di record e tappe bruciate, in attesa della definitiva consacrazione. Ieri, per il ragazzone nato a Castiglion del Lago, è arrivata la «prima volta» anche in Under 21: stavolta niente convocazione precoce, ma una lunga attesa, fino al cartellino giallo sventolato venerdì in Ungheria sotto il naso di Mario Balotelli, che costringerà linterista a saltare la sfida di martedì in Lussemburgo.
Convocato Casiraghi, per sostituirlo, ha scelto proprio Okaka, chiamato per la missione più delicata: salvare la nave dellUnder 21 da un clamoroso naufragio nellEuropeo di categoria. Stefano torna in Nazionale sette mesi dopo lultima convocazione, che risale allo scorso 31 marzo, quando lattaccante (in prestito al Brescia), fu chiamato dal ct dellUnder 20 Francesco Rocca per una gara del Torneo Quattro Nazioni in Inghilterra.
Ammirazione Okaka ha convinto tutti, dopo un inizio di stagione che ha mostrato i progressi di un giocatore che in estate aveva le valigie pronte, ma capace di ritagliarsi uno spazio importante grazie anche ai due gol pesanti segnati in Europa League. Lo stimava Spalletti, fa altrettanto Ranieri: «Lo tengo nella massima considerazioneha ripetuto più volte il tecnico - . Il ragazzo sta bene ed è nel mio cuore, perché dà sempre il massimo ». Una promozione senza mezzi termini.
Metamorfosi «Un predestinato, una forza della natura», si sentiva sulle tribune di Trigoria qualche anno fa, quando Okaka vinceva da solo le partite del settore giovanile giallorosso. Segnava gol come se piovesse, spaventava per potenza fisica, nonostante una tecnica ed un senso tattico ancora da raffinare. Ed eccola la trasformazione dellOkaka ormai «adulto»: ore e ore passate sul campo, a familiarizzare con il pallone e ad ascoltare i consigli dei suoi totem, nellordine Alberto De Rossi, Spalletti e Ranieri. Sforzi ricompensati.