La penna degli Altri 03/11/2009 09:17
Nostalgia Spalletti: «Tornerei alla Roma»
Basta minacce Cominciamo dalla Roma. «Si esagera con le contestazioni dice Spalletti . Cè esasperazione. Si vuole la vittoria e basta. Il calcio è un gioco, Gli agguati, le bombe e le minacce non le vogliamo. Bisogna smetterla. Ciclo finito? Le parole che hanno detto Totti e Perrotta sono state travisate. Loro erano molto dispiaciuti. Con Francesco e Simone ci siamo risentiti al telefono e il rapporto va avanti. Totti in azzurro? Purtroppo i guai fisici non gli permettono di esprimere le sue potenzialità, ma lItalia può fare anche a meno di lui. La Roma? Può darsi che avesse bisogno di una mano diversa rispetto alla mia. Ho visto che non riuscivo a incidere come negli anni passati e ho dato la possibilità a un altro di poter far esprimere la Roma in tutto il suo potenziale. Conosco Ranieri, Montali, Conti. Se li lascerete lavorare sono professionisti capaci. Ognuno ha i suoi credo. Penso che se una squadra gioca meglio, ottiene più facilmente i suoi risultati».
Italia & Inter Sul ruolo di c.t. (anche estero) poi dice: «È unaspirazione di tutti quelli che fanno il mio lavoro. Penso di essere pronto, ma ora cè Lippi che è il numero uno degli allenatori». E Mourinho? «È un bel domatore: crea tensione e attenzione per sfruttare al meglio gli episodi che fanno girare la partita. In quello è il più bravo. Spesso la sua Inter ha giocato peggio dellavversario ma ha vinto cogliendo quegli episodi. Il campionato comunque non è chiuso, ci sarà un momento in cui subirà anche lInter. Succede a tutte le squadre. Questa non è la fuga determinante». Idee chiare, appunto. Bentornato Spalletti.